“Un’edizione ponte costruita con orgoglio e spirito di sacrificio, un modo per garantire la continuità di un Festival amato a livello internazionale”. Il segretario generale di TaoArte Ninni Panzera fa il punto della situazione presentando la 63esima edizione del Festival del cinema di Taormina (6-9 luglio), una kermesse giunta ad un passo dal rinvio dopo le note vicende dei mesi scorsi. “Sono momenti fisiologici che possono ripetersi con una certa cadenza. Ricordo ad esempio il caso del biennio ’95-’96, quando le edizioni si svolsero in soli tre giorni prima al Teatro Antico e poi al San Domenico. Oggi siamo ad un bivio: quella di quest’anno sarà un’edizione di transizione che non rinuncerà comunque alla qualità. Vogliamo celebrare un nuovo matrimonio tra il cinema e Taormina, la notte bianca dell’8 luglio è stata strutturata proprio in questa direzione: in città ci saranno infatti dieci diverse postazioni da cui sarà possibile sviluppare un ricco programma di proiezioni, concerti, reading e presentazioni. Non voglio dimenticare in questo senso anche il concerto al Teatro Antico dell’Orchestra e del Coro del Massimo di Palermo per la direzione del maestro Zubin Mehta, un evento esterno al Festival che tuttavia siamo lieti di aver incluso nel nostro programma”.
Tra gli ospiti della 63esima edizione l’attrice Isabella Ragonese, i registi Antonio Piazza e Fabio Grassadonia e il già citato direttore d’orchestra Zubin Mehta. Quartier generale della manifestazione, come ogni anno, il Palazzo dei Congressi. Prevista anche la proiezione in prima nazionale di alcuni film presentati durante l’ultima edizione del Festival di Cannes.
Domenico Colosi