Cinque minuti strazianti, scanditi solo dal suono delle sirene delle navi ormeggiate nei porti di tutta Italia. Oggi alle 11 hanno suonato tutte insieme, legate da quel filo di dolore e cordoglio per le tre vittime della tragedia della nave Sansovino. Per Gaetano D’Ambra, Christian Micalizza e Santo Parisi. I marittimi italiani si sono stretti così attorno a tre colleghi che hanno perso la vita sul lavoro, per quel lavoro che per gli uomini di mare è vita.
A promuovere l’iniziativa sono state le Federazioni nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti che hanno indetto questa simbolica “fermata sul posto di lavoro in silenzio”. Cinque minuti in cui tutti si sono fermati in un silenzio rotto solo dal suono delle sirene.
“Condividiamo quanto affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “ogni morto sul lavoro è inaccettabile”, e dover registrare che nel nostro Paese si muore di lavoro è per noi una situazione alla quale non possiamo assistere” scrivono i sindacati, che chiedono inoltre che il Ministero dei Trasporti convochi immediatamente un tavolo che riprenda l’esame che era stato avviato sull’aggiornamento delle norme specifiche dei settori marittimi e portuali che attengono alla materia della sicurezza.
Francesca Stornante