Dallo spazio parcheggi ricavato ai piedi del pilone e nelle aree limitrofe è ormai difficile persino intravedere la spiaggia o la passerella che conduce ai lidi balneari. La vegetazione, quella che secondo i progetti iniziali sarebbe dovuta essere un elegante colpo d’occhio in stile prato inglese, è diventata una vera e propria giungla e non è un eufemismo. Ieri è stato il primo vero week-end d’estate e chi da tempo non si recava nella zona della “riserva naturale” di Capo Peloro, ha avuto modo di osservare da vicino una vergogna veramente senza fine.
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Non è migliore la situazione sulla spiaggia: dove, oltre a non essere stato effettuato neanche un intervento per ripianare la sabbia, ritiratasi sempre più dopo le mareggiate invernali, anche quest’anno intravedere un cestino è un miraggio. Non c’è traccia di contenitori porta rifiuti, ma in compenso ogni punto è utile per seminare rifiuti. E qui una buona parte di responsabilità è purtroppo dei cittadini che, nonostante tutto, una volta consumati i loro pic-nic in spiaggia potrebbero avere il buon senso di non lasciare ovunque le proprie tracce.
Tracce di vergogna che ieri, nei limiti degli spazi, hanno cercato di fare gli oltre 35 sub del centro Ecosfera Diving, che a partire dalle 17, si sono dedicati alla pulizia della spiaggia libera antistante il “Fortino degli inglesi” a Capo Peloro. Le squadre di volontari hanno “sacrificato” la loro immersione pomeridiana e hanno raccolto per diverse ora ogni tipo di rifiuto cercando di ridare decoro e dignità ad un litorale che purtroppo sembra averlo perso del tutto.
Iniziativa similare quella organizzata, sempre ieri pomeriggio, dal lato opposto il centro Diving, in quella che comunemente viene identificata come la “zona barche”, dove si è svolta la quarta edizione del “Clean Beach Party”, prima pulisci , poi fa festa.
Mare, spiaggia, rastrelli e buona musica hanno fatto compagnia a quanti hanno trascorso una domenica a mare diversa dal solito.
Un pomeriggio “sui generis” per accogliere la nuova stagione ormai alle porte, in una delle spiagge simbolo della città dello Stretto. Per l’occasione è stato allestito un gazebo allestito destinato alla distribuzione del materiale utile all’azione di pulizia. Tutti coloro che hanno partecipato attivamente all’iniziativa hanno poi degustato uno dei panini della Pinnazza, ricevendo in omaggio una bibita o una birra Triscele.
Iniziative di grande pregio quelle organizzate, a vario titolo, dai cittadini, che spingono però al soluto imbarazzante quesito? E l’amministrazione dov’è?
(NELLA FOTO I SUB DEL CENTRO DIVING)