Pubblicata la classifica Censis per il 2021 relativa alle Università italiane.
Anche l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria vi trova il suo posto, e non è esattamente lusinghiero: fra i 9 Atenei statali di piccole dimensioni, l’UniRc non va oltre il sesto posto. A conquistare lo scettro, per questa fascia d’università, è Camerino. “Pecora nera” nella classifica Censis 2021 per la medesima fascia, invece, l’Università del Molise.
Nella fascia d’atenei nella quale è inclusa la “Mediterranea”, il punteggio massimo è 98,2; quello più basso risulta 75,5. In questo senso, l’Università di Reggio Calabria sta più vicina al fondo classifica: 83,7 il punteggio complessivo con cui l’ateneo reggino viene classificato per quest’anno. Il che indica un andamento (al netto di un trascurabile -0,1 rispetto al 2020) del tutto in linea con l’annualità precedente.
Le macrovoci che, mixate, determinano il punteggio finale per l’Università “Mediterranea” sono sei. Si tratta di borse di studio; comunicazione e servizi digitali; internazionalizzazione; servizi; strutture; occupabilità.
Il punteggio migliore, l’Ateneo di Reggio Calabria, 110, lo conquista proprio in relazione alle borse di studio. Ed è decisamente lusinghiero anche il 102 con cui vengono qualificate le strutture della “Mediterranea”.
I tratti più negativi concernono invece l’occupabilità, classificata con 66. Non vanno oltre un 74 internazionalizzazione e servizi. Attribuito il punteggio di 76, infine, a comunicazione & servizi digitali.
Rispetto al 2020, le voci disaggregate confermano una sostanziale continuità, al punto che in 4 casi su 6 il punteggio è perfettamente identico. Cambia solo la valutazione riguardo a comunicazione & servizi digitali (-4 rispetto all’anno scorso) e, in positivo, quanto all’internazionalizzazione (+3).