A ventiquattro ore dal voto sulla sfiducia, il sindaco Accorinti e quattro presidenti di quartiere su sei hanno siglato un “patto” sul decentramento. L’accordo, che mira – così come prevede la legge- a dare maggiori poteri alle circoscrizioni è stato descritto da Lino Cucè Francesco Palano Quero, Santino Morabito e Orazio Laganà come una «svolta epocale» (vedi qui). Giudizio entusiastico che non viene tuttavia condiviso né dal presidente della I circoscrizione, Enzo Messina, né dal presidente della II seconda Circoscrizione Antonino Zullo.
«Appare alquanto caratteristica sia sotto il profilo temporale che dei contenuti la nota dei 4 colleghi Presidenti in ordine all’incontro odierno con il sindaco», scrivono in un comunicato, dissociandosi apertamente dai massimi rappresnetanti delle circoscrizioni che stamattina si sono recati a Palazzo Zanca e si sono seduti al tavolo con il sindaco Accorinti, il Vice Sindaco Cacciola e l’Assessore al Decentramento Santisi.
Messina e Zullo rimproverano esplicitamente ai presidenti Cucè, Quero , Morabito e Laganà di essersi dimenticati «delle reiterate critiche mosse in questi anni alla A.C., e per la totale assenza di dialogo, e soprattutto per il malcelato, ovvero manifesto, disinteresse all’attuazione di un serio e concreto decentramento»
Secondo i presidenti di prima e secondo circoscrizione, i colleghi sono stati «folgorati sulla via di Damasco».
Messina e Zullo infatti non riescono a capire come si possa esternare una «collaborazione che nei fatti non vi è mai stata».