Cronaca

Collegamenti isole minori, di nuovo operative navi Caronte&Tourist

MESSINA – Il sequestro resta però il giudice per le indagini preliminari Maria Militello ha concesso la “facoltà d’uso”. Potrebbero cioè ripartire le sei navi di Caronte & Tourist Isole Minori che erano ferme da domenica scorsa. Alle Eolie era scattato l’allarme per la mancanza di rifornimenti in piena stagione turistica. Sempre ieri le comunità isolane avevano fatto appello al presidente della Repubblica per salvaguardare la continuità dei collegamenti.

I sigilli alle prime tre navi stati apposti a traghetti ritenuti dalla Procura di Messina non a norma rispetto ai passeggeri con mobilità ridotta. Il sequestro preventivo disposto ai primi di giugno dal gip Maria Militello («i contributi regionali costituiscono l’ingiusto profitto del reato di truffa») era in pratica il seguito dell’operazione “Alto Mare”, che già nel 2020 aveva portato al sequestro di altre tre navi della società messinese. Successivamente, nei giorni scorsi, poiché il sequestro originario era stato disposto “per equivalente”, ovvero fino ad una certa somma, per raggiungere la “quota” sono state sottoposte a sequestro altre sei imbarcazioni.

Inchiesta su gara ancora vigente

Sotto esame in questa inchiesta c’è la gara regionale da 44 milioni del 2016 e ancora vigente. Il provvedimento ai primi di giugno aveva interessato la nave “Bridge” attiva sulle isole Eolie, la “Helga” impiegata sulla rotta Palermo-Ustica, e la “Ulisse” utilizzata nel traffico merci sullo Stretto. In base a quanto accertato dalla Finanza le unità navali non sarebbero idonee al trasporto di disabili, anziani, donne in gravidanza, persone con passeggini al seguito e quindi con mobilità ridotta, nonostante questo fosse un requisito garantito dalla società in occasione della partecipazione al bando regionale per le linee Milazzo-Eolie e Palermo-Ustica.

Nella tarda mattinata di oggi il giudice, accogliendo l’istanza dell’avvocato Alberto Gullino, legale della società, ha concesso la facoltà d’uso, col parere favorevole della Procura. Sarà ora l’amministratore giudiziario a concordare con la Regione e la società le modalità per garantire la prosecuzione del servizio e l’effettiva operatività delle navi.

Schifani: «La Procura ha mostrato sensibilità»

La Regione, tramite l’assessorato alle Infrastrutture, aveva scritto al giudice per le indagini preliminari, alla Procura messinese, all’amministratore giudiziario e ai prefetti di Agrigento, Messina, Palermo e Trapani, esponendo la preoccupazione per lo svolgimento del servizio e chiedendo di sapere se le navi sottoposte al fermo potessero essere comunque essere impiegate e in quali termini.

«La Procura – aggiunge Schifani – ha dimostrato grande sensibilità concedendo l’uso dei traghetti, senza i quali sarebbero stati a rischio molti collegamenti, penalizzando sia i residenti sia gli operatori economici, tanto quanto i turisti che affollano le nostre isole nella stagione estiva. Appena appresa la notizia, ieri, ci siamo subito attivati per trovare una soluzione e siamo lieti che l’Autorità giudiziaria abbia colto il nostro allarme. Ringraziamo anche i prefetti coinvolti che hanno dimostrato grande attenzione a questo tema. In attesa che il procedimento giudiziario faccia il suo corso, vengono intanto assicurati i servizi indispensabili sulle rotte da e per le isole, alle quali il governo regionale presta sempre grande attenzione».

Caronte: “Faremo valere le nostre ragioni”

Il provvedimento che consente l’utilizzo di una parte delle navi tuttora sotto sequestro è una risposta importante ai disagi che già le comunità delle isole minori della Sicilia non avevano mancato di denunciare con la dovuta fermezza, anche attraverso le proprie proiezioni istituzionali. Ci eravamo d’altra parte già dichiarati disponibili a un’attività siffatta e, dunque, stiamo attendendo le coordinate organizzative e amministrative per assicurare il massimo possibile del servizio, pur nelle condizioni date”.

Così Caronte & Tourist Isole Minori commenta la decisione del GIP di concedere la facoltà d’uso delle navi fermate ieri.

Naturalmente – conclude la Società – continuiamo a ritenere che le navi poste sotto sequestro fossero alla data della gara e siano ancor più oggi, dopo gli interventi di miglioramento strutturale, perfettamente idonee a un trasporto sicuro e il più possibile confortevole delle persone a mobilità ridotta, come peraltro asseverato dalle Autorità competenti, e quindi siamo fiduciosi nell’accoglimento delle nostre ragioni, come già accaduto per casi analoghi in altre giurisdizioni regionali. Proveremo dunque a farle valere in ogni sede a ciò deputata”.