Si chiama Nicola Culosi, è un pregiudicato catanese, 49 anni. E' lui uno dei due rapinatori che, ieri pomeriggio intorno alle 18, ha assaltato l'ufficio postale di Largo San Giacomo, a volto coperto e con in mano una pistola. Era accompagnato da un complice, anche lui col volto coperto, armato di taglierino. Lo stesso che, poco dopo, ha sfregiato il volto del poliziotto della Squadra Mobile, fuori servizio, intervenuto con un collega per sventare il colpo e assicurare i due rapinatori alla giustizia. Proprio lui, il feritore, è riuscito però a sfuggire dileguandosi nel nulla.
Gli agenti della Squadra Mobile di Messina sono ancora sulle tracce del fuggitivo, che non si esclude possa essere anche lui catanese come il "collega" arrestato. Culosi adesso è già stato rinchiuso in carcere, su disposizione del Sostituto Procuratore Annalisa Arena. Dovrà rispondere di tentata rapina aggravata in concorso, porto e detenzione di arma clandestina, ricettazione, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Sequestrate anche le armi con cui Culosi e complice hanno tentato il colpo, una pistola Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa e il taglierino. Sequestrato anche il motorino utilizzato per raggiungere l’ufficio postale, rubato lo scorso settembre a Bordonaro.
I DETTAGLI DELLA TENTATA RAPINA. Erano da poco scoccate le 18 quando in due, l'uno con un berretto che gli copre la testa e l'altro con il cappuccio calato un faccia, fanno irruzione nell'ufficio postale di Largo San Giacomo. Armati di pistola e taglierino, seminano il panico tra presenti e dipendenti. Proprio nel bar accanto, mentre prendono un caffè, due agenti della Squadra Mobile di Messina, fuori servizio, osservano la scena, si rendono conto di quanto sta per accadere e decidono di intervenire.
Uno dei due poliziotti si dirige immediatamente verso Culosi, che minacciava i dipendenti con una pistola in mano, e gli punta addosso l'arma di ordinanza. Avrebbe potuto sparare, l'agente, ma preferisce bon farlo, nonostante la Beretta di Culosi sia rivolta proprio verso il suo torace. Troppe persone all'interno della Posta per rischiare. Allora il poliziotto agisce d'intelligenza, prende di sorpresa Culosi e gli assesta un pugno in faccia, disorientandolo e disarmandolo. Nel frattempo, a qualche metro di distanza, l'altro agente si scaglia contro il rapinatore armato di taglierino. Questi, vistosi braccato, non esita un secondo ad usare l'arma colpendo al volto, con violenza, l'agente. Poi riesce a sfuggire dileguandosi nel nulla.
Nonostante la profonda ferita al volto, il poliziotto si alza ed aiuta il collega a bloccare l’altro rapinatore, in attesa che arrivino Volanti e Squadra Mobile. Trasportato presso il Policlinico Universitario, l'agente è stato operato al volto con una prognosi di 20 giorni salvo complicazioni. (Veronica Crocitti)