Per la prima volta i cittadini messinesi potranno decidere direttamente in che modo sarà spesa una parte delle somme che il Comune mette in bilancio. Si tratta di una piccolissima parte, esattamente del 2% del totale dei trasferimenti della Regione per l’anno 2019. Tradotto in cifre sono poco più di 80 mila euro che potranno essere spesi in base a quelle che saranno le proposte dei cittadini.
Si può chiedere un intervento di sistemazione di una strada, di una piazza, di acquistare giochi per una villetta pubblica, di attrezzare uno spazio per i disabili.
E’ la novità introdotta con l’approvazione del bilancio partecipativo, lo scorso mese di maggio. Era stato il gruppo dei consiglieri del Movimento 5Stelle a portare in aula la proposta e il consiglio ha approvato questo nuovo strumento di partecipazione democratica alla vita del Palazzo.
Da qui ecco l’avviso firmato dal sindaco De Luca per “avvisare” a partecipare chiunque voglia esprimere la propria preferenza.
«Si invitano tutti i cittadini residenti nel Comune di Messina maggiorenni, le Associazioni, le ditte, gli enti pubblici e privati ed in generale gli organismi di rappresentazione collettiva che abbiano sede legale ed operativa nel territorio comunale, ad esprimere la loro preferenza per l’utilizzo delle somme in questione, proponendo una azione nell’interesse della propria città, entro il 30 settembre 2019».
Si potrà esprimere una sola preferenza accedendo al sito web istituzionale del Comune di Messina – “democrazia partecipata” a questo link indicando la tematica, la località, la strada e l’azione che si propone.
Le proposte formulate dai cittadini, saranno ordinate e rappresentate in un documento denominato “Documento sulla partecipazione” predisposto alla conclusione della fase di valutazione. Poi toccherà alla giunta approvarlo e costituirà parte del progetto del bilancio di previsione da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale e sarà consultabile sul sito del Comune.
Le proposte formulate dai cittadini possono essere rese pubbliche via web, a mezzo stampa o con incontri diretti con la cittadinanza.
Non può partecipare chi ricopre incarichi di natura politica sul territorio nazionale, in assemblee elettive o in organi di governo, in qualsiasi ente autonomo riconosciuto dalla Costituzione Italiana oltre che dello Stato e degli altri enti locali previsti dal Testo Unico degli Enti Locali, chiunque ricopra incarichi in consiglio di amministrazione di aziende, enti, consorzi o fondazioni a partecipazione pubblica, coloro che ricoprono incarichi in organi dirigenti di partiti politici, sindacati, associazioni di categoria, Associazione, no profit, presenti nel territorio Nazionale, che siano riconducibili a soggetti politici o che svolgano attività con fini politici ed infine i dipendenti del Comune.
Per lanciare le proprie proposte c’è tempo fino al 30 settembre.
Francesca Stornante