Il primo tir ha varcato la soglia de cancelli dei capannoni Asi nella zona di Larderia sabato mattina. Oggi inizia il lavoro vero. Il Birrificio Messina prende davvero forma. Sono arrivati i tanti attesi macchinari che serviranno per produrre la birra messinese che la città aspetta con grande affetto e vicinanza all’esperienza di quei 15 ex operai che sono diventati simbolo di riscatto per tutti. Oggi iniziano le operazioni di montaggio dei macchinari, arriveranno cinque tecnici che si occuperanno di tutte le operazioni. “Se tutto va bene ci vorrà circa un mese per avere lo stabilimento pronto, ad agosto si parte con la produzione” dicono con emozione i membri del Birrificio che in questi anni hanno affrontato mille battaglie, soprattutto contro i muri della burocrazia. “Ad agosto avremo finalmente la nostra birra”. Questo è forse l’annuncio più bello e importante che potessero fare adesso che i macchinari sono arrivati.
Hanno atteso questo giorno con trepidazione e hanno dovuto ingoiare tanti rospi in questi mesi, trovandosi spesso a dover rinviare il loro sogno. Iniziato quando hanno ottenuto questi due capannoni che portano il loro nome e che adesso accoglieranno la sala cottura e la zona adibita al confezionamento.
Le birre saranno tre e le etichette furono presentate un anno fa. Ci saranno la DOC 15 birra lager luppolata e la CRUDA DOC 15 dal gusto fruttato e con i profumi del malto. Hanno scelto di chiamarle così perché i prodotti che vogliono creare saranno “doc”, di eccellenza, mentre il 15 è il loro numero, sono loro i 15 che ci hanno creduto, che non si sono arresi e ce l’hanno fatta in mezzo a mille difficoltà. Poi ci sarà anche la punta di diamante: la BIRRA DELLO STRETTO. Sarà lei la nuova birra messinese. Adesso i 15 incrociano le dita e si preparano alla grande inaugurazione del Birrificio Messina. Sarà una festa perché sarà il vero traguardo di un viaggio lunghissimo, difficile, ma bellissimo. E sarà soprattutto una festa per una città che non si è tirata indietro, che ha mostrato tanta solidarietà e che adesso dovrà ancor di più sostenere la sua birra e i suoi operai/imprenditori.
Francesca Stornante