Dopo le scintille, tutti i sindacati esultano per il passaggio dall’Ato3

Soddisfazione per il passaggio dei lavoratori dell’Ato 3 a MessinaServizi «con le garanzie della legge 9, così come fatto per il passaggio dei lavoratori di Taormina». È quanto esprimono Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel dopo l'incontro di questa mattina in cui si è finalmente messa la prima pietra per assicurare l'operatività di Messina Servizi Bene Comune. «Con la firma di oggi dei nuovi contratti per tutti i lavoratori Ato3 si chiude positivamente un percorso che ci ha visti in prima linea per garantire al massimo il rispetto delle normative che regolano il settore dei rifiuti». I 51 lavoratori dell'azienda d’ambito, licenziati alla fine di settembre, sono stati riassunti presso la Srr, come previsto dalla legge, quindi destinati alla nuova partecipata che si occuperà della raccolta dei rifiuti nel comune di Messina.

Nell'esprimere soddisfazione per la buona riuscita dell'operazione, grazie anche alla guida sapiente dell'Ufficio Provinciale del lavoro, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel non possono non sottolineare come «il passaggio sarebbe potuto avvenire con meno polemiche e più celerità, senza i "bastoni tra le ruote" ideologicamente messi da chi, ostinatamente, ha proseguito per una strada che si è rivelata un vicolo cieco. Siamo soddisfatti perché alla fine sono state messe in atto le procedure che avevamo rivendicato sin dall’inizio con l’Ispettorato del Lavoro, rispettando quanto prevede la Legge regionale 9 del 2010, l’ordinanza del 15 settembre del presidente Rosario Crocetta e il decreto del 9 marzo. Siamo stati i primi a chiedere l’applicazione delle procedure che rispettassero la normativa regionale, abbiamo portato avanti questa linea fino alla fine, grazie anche al contributo fattivo dell’Ispettorato del Lavoro, abbiamo blindato l’accordo con tutte le tutele che garantiscono i lavoratori, dunque oggi non possiamo che salutare positivamente la firma di questo accordo che chiude una parentesi complicata e apre la strada all’avvio della nuova MessinaServizi. Da oggi si apre un nuovo capitolo, la speranza è che si remi tutti nella stessa direzione per assicurare ai lavoratori di Messinambiente il medesimo trattamento, possibilmente senza le polemiche che hanno condito il passaggio dei lavoratori dell'Ato 3» concludono Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

Quando i tre sindacati parlano di bastoni tra le ruote il riferimento è all’altro fronte sindacale che in queste settimane si era battuto per una via diversa ma che oggi si dichiara soddisfatto comunque dell’esito dell’incontro.

Anche per la Fp Cgil oggi si è chiusa una fase molto complessa della vertenza MessinaServizi Bene Comune, dichiarano Francesco Fucile e Carmelo Pino, Segretario Generale e Coordinatore igiene Ambientale Fp Cgil, e Clara Crocè, Segretaria Confederale della Cgil di Messina. «Dopo una trattativa molto tesa, rispetto alle richieste della Fp Cgil e della Fismic di garantire le tutele dell’art.6 del CCNL all’interno del Contratto individuale di lavoro tra dipendente e SRR, e non solo nell’atto di cessione del contratto di lavoro ai sensi dell’art.1406 del c.c., contrariamente a quanto richiesto dalle altre sigle sindacali, si è giunti alla definizione dell’accordo con la sottoscrizione di un verbale in cui la SRR dichiara esplicitamente che il riferimento al CCNL Igiene Ambientale all’interno del contratto individuale di assunzione a tempo indeterminato è garanzia di estensione ai singoli lavoratori delle più ampie tutele dell’art.6 del CCNL. Anche per la trattativa odierna siamo soddisfatti di avere esteso le più ampie tutele contrattuali ai lavoratori interessati al passaggio da ATO ME3 a Messina Servizi Bene Comune. Superato il rischio – concludono i tre sindacalisti – che i lavoratori risultassero scoperti dalle garanzie che evitano i licenziamenti individuali introdotti dal Jobs Act».

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