Per mesi ha minacciato i titolari di un ristobar del centro, effettuando consumazioni senza mai pagare, tentando di far assumer la moglie e a farsi pagare 500 euro in occasione della festività natalizie. Per la sua scarcerazione ha preteso di utilizzare il locale per festeggiare. A porre fine a queste vessazioni sono stati gli agenti del commissariato nord che hanno arrestato per tentata estorsione il sorvegliato speciale Santo Chiara, 36 anni. Con atteggiamento intimidatorio cercava di indirizzare la gestione del locale e quando uno dei due titolari ha pensato di rilevare un lido balneare, Chiara si è opposto facendo capire che comunque questa decisione sarebbe dovuta passare attraverso lui e che se l’affare fosse andato in porto avrebbe assicurato lui protezione alla nuova attività. A spalleggiare il sorvegliato speciale il trentenne originario di Napoli , ma residente a Messina, Luca Davide Papa, pizzaiolo presso il ristobar. Grazie a quest’ultimo Santo Chiara era informato su quello che accadeva all’interno del locale. Durante le indagini i poliziotti hanno inoltre scoperto che Papa in concorso con altri aveva picchiato a sangue e minacciato una persona a cui aveva prestato 1000 euro al tasso usuraio del 20 per cento. Santo Chiara deve rispondere di tentata estorsione, così come anche Luca Davide Papa a cui viene inoltre l’usura. I provvedimenti sono stati siglati dal gip Giovanni De Marco su richiesta del sostituto Anna Maria Arena.