Cifre ballerine sul costo complessivo della gestione dei rifiuti, compartecipazione del Comune su porta a porta inserita due volte, allegati incompleti: il percorso per l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera sulla Tari si presenta irto di ostacoli. Dopo i vizi formali riscontrati nella seduta di mercoledì – durante la quale è stato appurato che la copia originale del provvedimento e le copie conformi presentavano evidenti discrasie, circostanza che aveva costretto i consiglieri a rimandare indietro l’atto (vedi qui) – nella nuova seduta straordinaria della commissione bilancio, sono emerse altre criticità.
A metterle il luce c’ha pensato il consigliere del gruppo “Felice per Messina” Peppuccio Santalco, il quale dapprima ha segnalato che uno degli allegati alla delibera tornata in aula dopo il “restyling” partiva da pagina 15 e poi ha fatto notare che nell’atto sottoposto all’attenzione della commissione vengono riportate tre diverse cifre relativamente al costo complessivo della gestione dei rifiuti, una pari a 41, 6 milioni di euro , una pari a 42,5 milioni di euro e l’altra di poco più di 42 milioni di euro. Un problema non da poco visto che dal costo totale del servizio dipende la determinazione delle tariffe tari. Alle perplessità sollevate dal consigliere Santalco ha riposto l’assessore Daniele Ialacqua, ospite in commissione insieme al funzionario del Dipartimento Tributi, Arena: rispetto alla prima contestazione, l’esponente della giunta ha spiegato che negli allegati sono stati inserite solo le pagine strettamente attinenti all’oggetto della delibera ; rispetto alle discrasie numeriche, ha precisato che il costo per il servizio ammonta a 41,6 milioni di euro, a cui vanno tuttavia aggiunti 931mila euro per la partecipazione comunale al finanziamento regionale per il porta a porta.
Ma proprio sulla compartecipazione del Comune al progetto del porta a porta è emersa la seconda criticità. Gli oltre 900mila euro inseriti nella Tari per il porta a porta vanno, infatti, a sommarsi ai 976 mila inseriti per la stessa causa nella delibera sulla rinegoziazione dei mutui. Un “doppione” paradossale secondo i consiglieri comunali, ai quali- leggi alla mano- il funzionario del Dipartimento Tributi ha chiarito che il finanziamento va previsto nella delibera sulla Tari e non in altro provvedimento. Preso atto di quanto detto dall’ingegnere Arena, i commissari vogliono adesso capire dall’assessore al bilancio, Guido Signorino, oggi assente per motivi personali, come saranno investite le economie della rimodulazione dei mutui già votata dall’Aula ed inizialmente impegnate per il porta a porta.
In attesa che il vice-sindaco fornisca le spiegazioni richieste dai consiglieri, durante i lavori di oggi della commissione c’è stato un confronto animato tra l’assessore Ialacqua e la consigliera comunale di area Pd, Antonella Russo, che nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza stampa, aveva acceso i riflettori sul rischio che il Comune corre di farsi sfuggire il finanziamento regionale sul porta a porta a causa di alcuni inadempimenti o ritardi (vedi qui). Una uscita pubblica che l’esponente della giunta Accorinti non ha per nulla gradito nella forma e nei contenuti: «La verità che va detta è che noi, nel 2013, abbiamo riacciuffato un finanziamento per il progetto del porta a porta che il Comune aveva perso e stiamo assolvendo a tutte le richieste della Regione. Ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea il bando che servirà per acquistare le attrezzature e i mezzi per dare il via alla raccolta differenziata porta a porta», ha dichiarato Ialacqua, rimproverando alla consigliera di aver scoperto solo ora del progetto sul porta a porta mentre l’amministrazione ci lavora da un anno e accusandola di non aver fatto proposte concrete per trovare una soluzione . La consiglierà – dopo aver ricordato a Ialacqua che l’amministratore è lui e non deve essere compito di un consigliere comunale trovare soluzioni- ha risposto nel merito della questione, sostenendo che il bando senza la fideiussione richiesta dal decreto regionale non servirà a nulla ed il finanziamento regionale resta a forte rischio. «La Regione esercita una forte pressione sugli enti locali e secondo quanto ci dicono dagli uffici la fideiussione tra enti pubblici è una novità assoluta, perché mai si era fatta in passato» la replica dell’assessore Ialacqua, convocato in commissione anche lunedì mattina per proseguire il dibattito.
E lunedì mattina sul tavolo della commissione bilancio arriverà un’altra questione caldissima, relativa alla formazione di un debito fuori bilancio nella gestione dei rifiuti pari a 970 mila euro. Il presidente del Collegio Dario Zaccone, presente ai lavori di oggi insieme ai colleghi Giuseppe Zingales e Federico Basile (tutti e tre riconfermati da poche ore) ha fugato ogni dubbio circa l’esistenza di debiti fuori bilancio nell’anno 2013. Il debito c’è, è reale ed attiene ai maggiori costi non previsti in bilancio che il Comune ha dovuto sostenere per conferire i rifiuti alla discarica di Motta S.Anastasia. La delibera per il riconoscimento del debito è già all’attezione dei tre tecnici contabili. Poi, la patata bollente passerà al Consiglio comunale.
Danila La Torre