E’ stato tema di scontro negli anni, difficile pensare che adesso potesse filare tutto liscio. Al consigliere Trischitta non è andata già la decisione di prorogare l’isola pedonale in via dei Mille fino al 31 gennaio, in attesa che proprio il Consiglio comunale si esprima sulla possibilità di renderla permanente.
Se n’è discusso animatamente in sede di commissione consiliare. “L’isola pedonale era stata condivisa fino all’8 gennaio – dice Trischitta -, non oltre. Così si viola un provvedimento dell’autorità giudiziaria, è un reato. La modifica del Piano del traffico è un altro tema, affatto così urgente, e doveva essere affrontato con calma, non con la scadenza del 31 gennaio. Si doveva chiudere l’isola, come previsto, e dare il tempo al Consiglio di valutare la proposta. Forse qualche consigliere avrà dato il suo benestare verbale all’assessore ma questo non vuol dire che il Consiglio approverà, io non sono d’accordo con questo tipo di isola”.
Per il consigliere era tutto previsto fin da novembre, “quando Millevetrine invitava con un volantino i suoi iscritti a programmare l’isola pedonale definitiva. C’era un accordo con l’associazione, mi sento preso in giro. E’ impossibile che il Consiglio comunale voti entro il 31 gennaio, perché ancora non è stata presentata neanche la delibera, si fanno sempre le cose all’ultimo momento. E’ un atto importante, che deve stare almeno 15 giorni in Commissione. Vi dico già da ora che il 31 gennaio la giunta farà un altro provvedimento col quale prorogherà l’isola pedonale fino al 28 febbraio, giustificandolo col fatto che il Consiglio starà ancora esaminando la proposta”.
L’assessore Cacciola ha risposto alle accuse in modo pacato. “In quest’ultimo periodo abbiamo fatto diversi tavoli tecnici con chi aveva proposto l’isola pedonale natalizia, non solo Millevetrine ma anche Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato, e ci è stato chiesto di presentare una nuova proposta di modifica del Put. Non avrebbe senso, in caso di accoglimento, chiudere l’isola l’8 gennaio e riaprirla il 1. febbraio. Se invece il Consiglio riterrà di bocciare la proposta, vorrà dire che si riaprirà al traffico. Se ci saranno altre proposte, la giunta è disponibile a metterle in atto, tanto che nella delibera del 2014 c’era anche la possibilità di pedonalizzare viale San Martino e via Giordano Bruno”.
Un elemento sottolineato anche dalla presidente della commissione, Simona Contestabile, che ha così cercato di ‘tranquillizzare’ Trischitta: “Nulla vieta, in Commissione o in Consiglio, di modifica la proposta, inserendo ad esempio il viale San Martino”.
Il dirigente Pizzino è sulla stessa linea di Cacciola: “La proroga non è illegittima perché è provvisoria e motivata. Un mese è considerato il tempo sufficiente per una modifica molto limitata del Piano del traffico e, anzi, il Dipartimento è disponibile a collaborare per raggiungere rapidamente una soluzione più condivisa possibile. Ho già spiegato che, una volta pedonalizzata piazza Cairoli, non c’è alcun problema sulla circolazione a pedonalizzare anche il viale San Martino”.
Ma tra i consiglieri continuano ad esserci animi agitati. “Arrivano commercianti da tutte le parti a tirare la giacchetta ai consiglieri – dice Carreri -, è iniziata l’opera degli imbonitori dopo che, all’indomani della bocciatura di due anni fa, i 16 votanti sono stati etichettati come indegni e altro. I consiglieri sono stati insultati anche dal sindaco, poi quando c’è necessità chiedono di approvare i provvedimenti in fretta. Si deve finire di usare il Consiglio per i propri comodi. Io vorrei un’isola pedonale grandissima perché tutti i commercianti hanno lo stesso diritto, soprattutto quelli che pagano le tasse. Mi auguro che l’assessore Cacciola valuti le modifiche che sicuramente verranno proposte”.
(Marco Ipsale)