Sembrava un piccolo problema facilmente risolvibile e invece si sta tramutando in motivo di dissapore. Nulla di compromesso, i margini per ricomporre la vicenda ci sono ancora tutti, ma serviranno nuove valutazioni prima di trovare la quadra del cerchio.
Se n’è discusso nel corso di una seduta della II commissione consiliare, che si occupa di mobilità, viabilità e trasporti, alla quale hanno preso parte alcuni rappresentanti del comitato di commercianti, l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, ed il dirigente del Dipartimento correlato, Mario Pizzino.
“Nel corso dell’ultimo incontro incontro – ha affermato il consigliere Daniele Zuccarello, che è anche tra i 19 componenti del Comitato -, pensavamo che l’assessore Cacciola avesse preso seriamente in considerazione la nostra proposta di aprire ai bus turistici la via San Giacomo. Dalla stampa (vedi correlato, ndr) abbiamo invece appreso le sue perplessità e dunque oggi gli abbiamo chiesto di fare chiarezza. Ma la situazione è la stessa che si è verificata per l’isola pedonale Cairoli: vale a dire che l’assessore ascolta ma poi non accoglie mai nessuna proposta e rimanda al futuro. Non ci stiamo perché così ogni incontro diventa inutile. E’ vero che l’isola pedonale è prevista nel Piano del traffico ma è pur vero che risale al 1998, che gli interessi pubblici 17 anni dopo possono essere cambiati e che comunque non si parlava di bus turistici”.
La risposta dell’assessore Cacciola, ovviamente, non si è fatta attendere: “Sembrava che l’unico problema fosse quello dei bus turistici, adesso invece ci hanno chiesto di rinviare la partenza tirando fuori altre questioni. Ma sono tutte cose che risolveremo in breve tempo, prima dell’apertura dell’isola: “Per l’arredo urbano stiamo già provvedendo, mentre per ciò che concerne la sicurezza stiamo organizzando una riunione in Prefettura con il Comitato per l’ordine pubblico, per rappresentare le caratteristiche dell’area pedonale e condividere le azioni. Valutiamo anche l’ipotesi di posizionare bagni pubblici mobili ma non si può pensare che debba essere l’amministrazione comunale a pensare anche alla carenza dei bagni dei luoghi di ristoro. I commercianti dicono di essere favorevoli alla pedonalizzazione ma in realtà sono perplessi perché chi è d’accordo investe nell’isola pedonale, la vede come un’opportunità, pensa ad esempio a mettere aiuole e a prendersene cura, per poi ottenere un proprio ritorno, così come ha fatto l’associazione Millevetrine”.
Si torna poi al punto principale, il passaggio dei bus turistici. “Nel corso delle prossime riunioni tecniche col dipartimento, valuteremo ancora l’ipotesi del varco in via San Giacomo – ha proseguito l’assessore -. Ma il problema è che non vogliamo aprire due varchi perché comporta maggiori spese e problemi. Quello di via I settembre non può essere chiuso perché da lì passa la Vara e bisogna comunque garantire l’accesso a due passi carrabili. Qualora constatassimo ‘sul campo’ che quel varco dovesse creare problemi, e potranno manifestarlo gli stessi commercianti, siamo disposti ad aprirne un altro. Ma non dev’essere una condizione necessaria per poter avviare l’isola pedonale. E non ci dicano che si tratta di scelte immediate perché ne parliamo da mesi”.
Una tesi, quest’ultima, confermata anche dalla presidente della II commissione consiliare, Simona Contestabile: “A differenza dell’isola Cairoli, che è stata calata dall’alto – ha detto – l’assessore Cacciola parla di quest’isola pedonale da mesi e c’è stato un tavolo tecnico molto partecipato al quale tutti hanno avuto la possibilità di esporre la propria idea. Evidentemente questi commercianti non si sono sentiti ben rappresentati dalle loro associazioni di categoria. Ognuno di loro ha i propri interessi personali ed è giusto che sia così. Alcuni sostengono di non aver nulla a che fare con attività turistiche e noi siamo dalla loro parte nel senso che lotteremo affinché nessun posto di lavoro vada perso. In realtà, penso che i commercianti siano un po’ spaventati dal futuro e chiederanno il supporto della commissione al commercio per un piano di sviluppo dell’area. Detto questo, in tutte le città italiane ed europee il centro storico è isola pedonale, indipendentemente dai rispettivi Piani del traffico. Credo che anche da noi sia questione di abitudine, come ci si è abituati all’isola pedonale di piazza Cairoli. E, in fin dei conti, si tratta solo di piccoli tratti di piazza Duomo e via I settembre”.
(Marco Ipsale)