Gli aspetti da migliorare non mancano ma, in generale, il bilancio è positivo. E’ il pensiero comune dei componenti della II commissione consiliare, che hanno voluto valutare sul campo gli effetti della riorganizzazione viaria di Torre Faro, partita lo scorso 15 luglio e adesso entrata nel vivo. Le preoccupazioni aumentano all’arrivo del mese di agosto, basti pensare che il parcheggio Torri Morandi era quasi pieno di lunedì mattina. Ma è anche il segno che il servizio funziona, così come testimoniato, nel corso del sopralluogo, dai molti cittadini che ne hanno usufruito.
Abbiamo partecipato alla “passeggiata” con appuntamento al Torri Morandi, dove erano presenti, oltre alla presidente Contestabile, anche i consiglieri Cucinotta, Fenech, Gioveni, Adamo, Scuderi e Faranda. Qui i primi “sondaggi”: i dipendenti dell’Atm sono soddisfatti, nonostante il caldo. Un piccolo angolo d’ombra ma solo qualche sedia di plastica ‘intera’ e altre già rotte. I residenti delle zone vicine hanno anche fornito loro acqua ed altre bevande dissetanti. Subito la prima proposta: il posizionamento di una panchina, utile sia per i lavoratori sia per chi aspetta la navetta. “All’ufficio manutenzioni ce n’è una inutilizzata – ricorda Cucinotta, che ha anche contattato a proposito il direttore Foti, ricevendo massima disponibilità –”.
Il primo “giro” è all’interno del parcheggio ed ecco che vien fuori un altro problema. Ad ogni passaggio, si alza un polverone che va a finire persino nelle case di fronte e, da questo punto di vista, le lamentele dei residenti non mancano. “Servono ripetuti interventi di irrigazione – prosegue Cucinotta -. L’autobotte dell’autoparco potrebbe stazionare qui oppure, se non è possibile, si possono utilizzare i serbatoi presenti in quest’area”. Senza dimenticare che è già stato progettato e finanziato, con oltre 4 milioni, un restyling dell’intera area, fermo in attesa del via libera ambientale.
Il piccolo bus è pieno ma c’è l’aria condizionata, refrigerio dopo tanto calore. Prima fermata nell’area del “Lanternino”: nessuna automobile parcheggiata nonostante i dissuasori non siano ancora stati riposizionati, segno che l’intervento di sabato scorso, da parte della Capitaneria di Porto, ha dato i suoi frutti. L’area libera è un bel colpo d’occhio, così come non lo si vedeva da anni.
Al sopralluogo si uniscono tutti gli altri componenti della commissione: Sindoni, Zuccarello, Cardile, Amata Pagano e Crifò, oltre al consigliere della VI circoscrizione, Antonio Lambraio. La nota dolente arriva dall’area dell’ex Sea Flight. E’ priva di macchine ma non mancano i rifiuti ed il contrasto stona con la splendida vista dello Stretto. “Qui di sera entrano le macchine – afferma la consigliera Sindoni – e gli stalli regolari sono troppo pochi rispetto al numero di pass distribuiti”.
I più contenti sono i residenti, “perché adesso è un altro mondo, un cambio radicale – è il ritornello comune –, e invece prima era un intasamento continuo”. Sono loro gli unici ad aver mantenuto la possibilità di usufruire del mare a pochissimi passi e in modo del tutto gratuito. Soddisfatto, in particolar modo, chi arriva da fuori, molti messinesi d’origine con accento settentrionale.
I meno felici sono, invece, i genitori con bambini piccoli. “Parcheggiare al Torri Morandi – dice arrabbiata una mamma con due bimbi – nelle mie condizioni è impossibile. Devo badare a loro e portare ombrelloni e giocattoli ma non posso permettermi di pagare tutte le volte 2 euro l’ora”. Anche in questo caso, però, non mancano le soluzioni: “Il parcheggio è a pagamento dalle 10.30 in poi – risponde un ausiliare Atm – e siamo molto tolleranti anche sui 20 minuti. Per cui, ad esempio, stare dalle 8.30 fino alle 11.50 costa solo 2 euro. L’obiettivo non è quello di punire ma di mettere ordine. E se i genitori sono in due, si organizzano per affidare a uno solo il compito di parcheggiare al Torri Morandi e lasciare l’altro coi bimbi davanti al mare”.
C’è anche chi teme che, in seguito ai provvedimenti, molti decidano di spostarsi altrove. Le rimostranze, poi, riguardano la pulizia: “Mancano i cestini – lamentano alcuni – e in generale servirebbero più interventi per eliminare erbacce e rifiuti”.
Un dubbio è avanzato dal consigliere Gioveni: “La legge dice che a fronte di un determinato numero di stalli a pagamento ce ne debbano essere altri liberi nelle vicinanze. Non sono contrario alle scelte fatte, lo dico solo per fare attenzione ad evitare possibili ricorsi”.
Alla presidente Contestabile, infine, il compito di fare un breve resoconto: “La Commissione è favorevole in modo unanime al nuovo piano viario. Certo, ci sono alcuni aspetti da migliorare ma è pur vero che si tratta di un esperimento e che in qualsiasi momento si potranno apportare piccole modifiche per ottenere un risultato valido tanto da essere replicato costantemente nei prossimi anni”.
(Marco Ipsale)