Un bilancio Atm fa "capolinea" in commissione partecipate. Nel documento contabile trasmesso all’organismo consiliare dal segretario generale del Comune, Santi Alligo, che è anche il commissario dell’azienda trasporti, ci sono iscritti trenta milioni di euro di crediti, che l' azienda speciale avanzerebbe dal Comune. Il presidente della commissione Nello Pergolizzi precisa, però, che il bilancio non è ancora contenuto in una apposita proposta di delibera, e quindi non può essere sottoposto all’esame e al voto dei consiglieri, e soprattutto è sprovvisto di qualsiasi parere tecnico. Perentorio il commento del capogruppo del Fli: «Per noi non vale niente».
E sempre il presidente dell’ XI^ Commissione Consiliare polemizza a distanza con i vertici dell’Amam, in particolare con il presidente Alessandro Anastasi ed il direttore generale Luigi La Rosa. «Nonostante i reiterati inviti, regolarmente notificati ai rappresentanti istituzionali – spiega Pergolizzi – gli stessi, senza addurre alcuna motivazione, ad esclusione del presidente del Collegio dei revisori dei conti Parisi, non hanno ritenuto di dover partecipare alle riunioni».
Il coordinatore del Fli sottolinea l’impossibilità di poter trattare argomenti propedeutici alla predisposizione del Bilancio di previsione 2012 del Comune di Messina e a nome dell’intera commissione stigmatizza il comportamento degli invitati, esprimendo « forte dissenso rispetto alle loro reiterate assenze, che, di fatto, hanno impedito il regolare funzionamento della Commissione”. Nella consueta seduta del martedì, la commissione avrebbe dovuto approfondire alcune problematiche inerenti la situazione economico finanziaria e gestionale dell'Amam ma non è stato possibile proprio per l’assenza degli interlocutori .
Ospiti latitanti anche in VII Commissione consiliare , quella che si interessa di commercio ed artigianato, risorse comunitarie e relazioni internazionali. Anche in questo il presidente, Giuseppe Magazzù, prende posizione contro il dirigente del Dipartimento demanio e patrimonio, invitato per ben due volte al fine di approfondire le tematiche inerenti il rilascio delle concessioni per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche e delle relative procedure attivate per ottimizzare le entrate.
«Nonostante i reiterati inviti, regolarmente notificati – dice Magazzù – il dirigente non ha ritenuto di dover partecipare alle riunioni, né tanto meno, come più volte richiesto, di produrre alla Commissione una relazione su tali problematiche». Anche la VII Commissione stigmatizza il comportamento della dirigente, «esprimendo forte dissenso per le reiterate assenze che, di fatto, hanno impedito il regolare funzionamento della Commissione». (DLT)