La Fp Cgil guida la mobilitazione dei lavoratori di Messinambiente contro la manovra del Governo

«Con la manovra economica varata il 13 agosto il governo Berlusconi, attraverso l’art 4 del decreto legge 138/2011, ha nuovamente introdotto le disposizioni dell’art 23 bis abrogato dal referendum , cancellando così la volontà di milioni di cittadini che attraverso il voto avevano espresso la loro contrarietà alla privatizzazione dei servizi pubblic»i. Commentano così gli effetti della manovra sul comparto dell’igiene ambientale Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL di Messina e di Adriano Sgro’ Segretario Nazionale FP CGIL. «Appare incredibile leggere, nel testo della manovra, dell’abolizione del Sistri (Sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti) dopo un lavoro enorme per il suo varo e senza che la stessa Confindustria ne avesse chiesto la cancellazione. Tutto ciò è assolutamente incredibile ed è un clamoroso passo indietro nella lotta alle ecomafie e per la tutela del territorio, disattendendo totalmente anche la direttiva Europea 2008/98/Ce.
Il Governo, attraverso la disastrosa manovra economica, introduce nuovamente inammissibili limitazioni alle responsabilità dei produttori di rifiuti principalmente industriali.
Questa sventurata scelta – continuano Sgrò e Crocè – abbandona la strada che, attraverso l’informatizzazione, coniugava – per mezzo del SISTRI – la trasparenza sullo smaltimento rispetto alla tutela ambientale, la gestione integrata dei rifiuti rispetto alla tutela del territorio.L’Europa ci impone, attraverso la direttiva e il regolamento n.691/2011, di monitorare i flussi dei rifiuti al fine di comprendere le implicazioni ambientali ed economiche nella gestione degli stessi; il Governo – di tutta risposta- cancella qualsiasi norma che possa minimamente disturbare il colossale traffico illecito dei rifiuti nel Paese. La norma introdotta dal Governo è gravissima e, per strappare l’affare alla criminalità organizzata ed evitare lo scempio totale del Paese, occorre il ripristino immediato del Sistri e la sua tempestiva attivazione.Il governo attraverso la manovra propone la peggiore delle privatizzazioni per il settore dell’igiene ambientale attraverso la frantumazione del ciclo e la conseguente assegnazione delle risorse ai poteri forti che stanno imponendo questa scelta. Il decreto non contiene alcun riferimento alle clausole sociali , aggravando così lo stato di precarietà dei lavoratori, a rischio i livelli occupazionali e la tutela del CNL.
Le maestranze della Messinambiente , nell’ultimo anno, hanno condotto una lunga vertenza contro la privatizzazione dell’azienda cittadina – concludono Crocè e Sgrò – una battaglia suggellata dal voto referendario. Contro questo gravissimo attacco al settore dell’Igiene ambientale scatta la mobilitazione dei lavoratori , per ribellarsi ad un governo irresponsabile che con la scusa della crisi economica compie delle scelte scellerate, calpestando la volontà dei cittadini e dei lavoratori».