Il sindaco Renato Accorinti “sforna” altri tre altri esperti a titolo gratuito e si becca anche le critiche di qualche “suo” consigliere comunale. Ad intervenire con una nota è Gino Sturniolo di “Cambiamo Messina dal basso”, il quale critica apertamente il primo cittadino per non avere puntato sulla competenza nella scelta del consulente che dovrà occuparsi delle attività della Biblioteca comunale. Come noto, l’incarico è stato affidato da Accorinti a Giovanni Molonia, già esperto con Buzzanca (vedi articolo a parte), ma Sturniolo – che di mestiere fa il bibliotecario regionale – non ha timore ad esporre tutte le sue riserve, già privatamente confessate al sindaco ed all’assessore alla cultura Sergio Todesco .
«I bibliotecari – scrive – sanno bene che è loro destino non vedere riconosciuta la propria professionalità. E’ come se si trattasse di una specialità minore, quella di bibliotecario. Tale che trattare di biblioteche significa per tanti, fondamentalmente, dare in lettura i libri, far compilare qualche modulo e organizzare la giusta difesa del patrimonio dal taccheggio».
Partendo da questa prospettiva, continua Sturniolo, « può apparire cosa normale che a ricoprire il ruolo di consulente per le attività della Biblioteca Comunale non venga chiamato un bibliotecario. Eppure era questa la scelta che andava fatta».
Secondo il consigliere comunale , Accorinti avrebbe dovuto infatti «scegliere un bibliotecario, un esperto di biblioteche che ne conoscesse tutti gli aspetti e che fosse aggiornato sullo stato dell’arte nel mondo della gestione delle biblioteche: dalle politiche delle acquisizioni a quelle della gestione dei cataloghi informatizzati, dalle banche dati alla ricerca dei finanziamenti, dalle relazioni col territorio e le reti di biblioteche alle novità nel campo della catalogazione e delle indicizzazioni. C’era bisogno di una novità, insomma. Che rappresentasse un cambio di passo, una discontinuità, una innovazione».
Sturniolo parla da bibliotecario , «orgoglioso» della sua professione, e nasconde la sua delusione per la scelta adottata da Accorinti, per nulla condivisa, pur sottolineando di non avere nulla di personale contro Giovanni Molonia, «che è una persona che ho imparato ad apprezzare» (DLT)