MESSINA – La denuncia è del Comitato RisaniAmo Casa nostra che segnala l’ennesima incompiuta nel complesso residenziale. “Tre anni fa la ditta che doveva finire i lavori di risanamento di “Casa nostra” ha terminato i lavori, completando il Parco “La Fenice”. Mancava il collaudo per ufficializzare l’apertura del Parco – spiega il Comitato.
L’unione di alcuni dei residenti, che hanno come portavoce Silvestro Bonanno, racconta di aver incontrato varie volte il Rup per sollecitare l’ultimo atto, l’ultima volta in presenza dell’assessore e del collaudatore a fine aprile scorso, In quella occasione i tecnici avrebbero preso l’impegno di finire tutto per fine maggio. “Ci troviamo a metà luglio e nulla si è mosso. Per noi è inconcepibile che per ripristinare l’impianto d’irrigazione, vandalizzato in questi ultimi tre anni, che richiede due giorni di lavoro, debbano bloccarsi altri interventi di decoro e riqualificazione della zona di “Casa nostra”
“Se non verrà collaudato il Parco – prosegue il comitato – non si potranno montare le attrezzature per disabili, già finanziate, non si possono mettere i cestini per le immondizie e soprattutto non si potrà montare la statua della “Fenice”, un’opera alta quattro metri in ferro riciclato dalle palazzine, che i volontari del Comitato hanno costruito con un lavoro partecipato, a spese dei cittadini di “Casa nostra”, e che aspettano da tre anni di montare su un pilastro già pronto. I cittadini di Casa nostra si chiedono se non sono già tanti 10 anni per un’opera di decoro attesa da trent’anni e che poteva costruirsi in due anni. “Chiediamo che il direttore generale Puccio intervenga per accelerare la burocrazia che ha bloccato la realizzazione di un sogno”, concludono gli abitanti nella nota.