Non solo renziani. Ma tutti quelli che credono che oltre le primarie adesso sia fondamentale continuare un percorso di trasparenza e partecipazione anche nella scelta dei candidati che andranno a comporre le liste del centrosinistra. L’appello che oggi hanno voluto lanciare Francesco Palano Quero, Alessandro Russo, Giacomo D’Arrigo, Filippo Cangemi è chiaro: al Pd chiedono di valutare merito e competenze. Non solo renziani però perché insieme a loro oggi c’erano anche Simone Di Cesare del Circolo “Vittorio Foa” e il vicesegretario del partito Armando Hyerace che dice no ai balletti delle nomine e alle migrazioni da altri partiti, che torna a invocare il codice etico proposto pochi giorni fa, che chiede massima tutela da parte del partito nei confronti di tutti quei consiglieri comunali o di circoscrizione che in questi anni si sono spesi e ci hanno messo la faccia. “Nessuno pensi di sentirsi candidato perché ha ricevuto l’investitura dal deputato di turno” ha detto Hyerace. “Ma guai a fraintendere questi discorsi: nessuno sta reclamando candidature”. La sensazione è che in nome di una coalizione che sta mettendo dentro di tutto a pagare siano quelli che invece negli anni hanno lavorato dentro e per il Pd e il centrosinistra. Francesco Palano Quero e Alessandro Russo non ambiscono a nessuna poltrona o nomina. Dichiarano la loro disponibilità a candidarsi alla presidenza dei quartieri che in questi ultimi cinque anni hanno retto. Vogliono confrontarsi sui voti nei loro territori. Per questo chiedono al Pd e al candidato scelto con le primarie Felice Calabrò di decidere tutti insieme durante la Direzione del Partito che prima era stata convocata per lunedì e che a quanto pare è stata rinviata a data da destinarsi, probabilmente venerdì. Anche questo rinvio induce a pensare che ancora una volta ci sia qualcuno che pensa di poter decidere tutto senza confronto, dicono i renziani oggi durante una conferenza stampa indetta per indicare le loro linee guida sulla composizione delle liste, sia quella del sindaco sia quella del partito. “Ai giochi del fastidioso teatrino delle composizioni diciamo garbatamente no, ci sono partiti che ufficialmente non hanno neanche partecipato alle primarie che adesso pretendono i posti al vertice, ma se ci sono candidature già scelte che lo si dica chiaramente in Direzione” ha detto Alessandro Russo. Anche Giacomo D’Arrigo auspica una discussione pubblica e ha sottolineato che nessuno dei sostenitori di Quero si è presentato chiedendo qualcosa. La strada che vogliono seguire è quella tracciata con le primarie, Quero ha ricordato di essere stato il primo ad accordare fiducia e supporto a Calabrò nel dopo primarie, ma a precise condizioni. Condizioni che oggi si ripresentano in vista delle liste. E se le loro proposte non verranno accolte? Alla domanda arriva una risposta che non lascia dubbi. “Ci candidiamo lo stesso e potremmo anche decidere di non sostenere più Calabrò”. Ma quest’ultima è un ipotesi che al momento non vogliono dover considerare.
(Francesca Stornante)
Sabato, 27 aprile, 2013 – 16:53