I dirigenti di Palazzo Zanca, compresi quelli andati in pensione in questi mesi, dovranno restituire ingenti somme relative all’indennità di risultato incassate nel periodo 2010-2018 in misura eccedente al dovuto.
Il primo attacco il sindaco lo aveva sferrato nei mesi scorsi, anche in seguito ad alcune segnalazioni da parte dei sindacati sul Fondo destinato ai dirigenti. In estate il corposo fascicolo era stato affidato al segretario generale per gli approfondimenti richiesti.
Sei mesi dopo l’istruttoria è stata ultimata, anche in base alle relazioni periodiche dell’Organismo indipendente di Valutazione (che ha il compito di valutare le perfomance dei dipendenti) ed a quanto pare risultano 3 milioni e mezzo erogati in più negli ultimi 8 anni rispetto ai risultati effettivamente conseguiti dai dirigenti.
L’indennità di risultato destinata ai dirigenti per il perseguimento dei singoli obiettivi era erogata dal Fondo per il trattamento accessorio della dirigenza, che nel 2010 era di circa 2 milioni di euro e successivamente è stato adeguato in base al numero dei dirigenti in servizio. Dal dossier effettuato dalla Carrubba sono emerse, secondo il sindaco, valutazioni contrastanti rispetto ai valori con i quali i Fondi erano stati costituiti dal 2010 al 2018. Dopo un confronto con il dipartimento Risorse Umane, il Segretario Generale ha determinato l’importo calcolato erroneamente negli ultimi 8 anni.
“Dal 2010 al 2018– scrive De Luca– l’importo valorizzato nel Fondo dei Dirigenti è stato costituito in eccesso per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro. La cifra comprende indennità di risultato ed indennità di posizione”. Nei giorni scorsi quindi la giunta De Luca ha preso atto della relazione di Rossana Carrubba in merito alla quantificazione dei fondi del trattamento accessorio della dirigenza in relazione alle annualità 2010-2019.
In seguito al riconteggio è stato diminuita la somma per ogni anno di riferimento tenendo conto che “non solo i premi di produttività quantificati (comunque non sono stati erogati) avrebbero dovuti essere inferiori , ma addirittura risulterebbero somme già erogate per trattamento accessorio (indennita’ di posizione) che, per effetto di tale diminuzione dovranno essere restituite da quasi tutti i dirigenti comunali”
Stando all’istruttoria effettuata in questi mesi è emersa una situazione di errori rispetto alla normativa. Il Fondo per i Dirigenti per gli anni 2010-2019 era stato costituito in complessivi € 16.325 mln. mentre doveva essere pari ad € 12.225 mln con un risparmio per tutto il periodo di € 4.100 mln.
“Alla luce di tale differenza – conclude De Luca– ed in considerazione dell’indennità di risultato per come emersa alla data di Luglio 2019 pari ad € 3,5 mln. che per effetto della riduzione dei Fondi dovrà a sua volta essere ridotta, si ritiene realistica la condizione in base alla quale i Dirigenti dovranno restituire al Bilancio del Comune un importo di oltre € 1mln”.
In base a quanto emerso per la costituzione dei Fondi per gli anni 2020-2022, l’importo complessivo € 4.656 mln. del Fondo verrà ridotto a € 2.625 mln. con un risparmio di 2 milioni nel triennio. In sostanza ci saranno 677 mila euro annui che saranno disponibili quale risorse per spesa corrente negli anni 2020-2021 e 2022.
La somma complessiva da restituire, stando a questi dati, è di un milione. Più che probabile che scatterà un contenzioso con chi nel frattempo è andato in pensione, mentre per quanto riguarda i dirigenti attualmente in servizio si seguirà un altro iter.