Arriva con qualche opposizione ma con la necessaria maggioranza, l'approvazione della legge di stabilità e del bilancio della regione. Diversi i finanziamenti previsti, ma la manovra dello scorso 30 aprile non accontenta tutti e c'è già chi denuncia una mancata attenzione a territori con criticità particolari.
E' il caso dell'ex consigliere comunale di Saponara, Alessio Calderone, che punta il dito sul mancato stanziamento di somme per la messa in sicurezza dei comuni colpiti dalle alluvioni.
"Nell’ultimo decennio il comprensorio tirrenico della provincia messinese è stato più volte violentato da tragiche alluvioni, determinando ingenti danni al territorio e alle persone -spiega Calderone- Saponara, piccolo centro collinare, è stato sicuramente il paese più colpito. Nel Novembre del 2011 ha subito una pesante alluvione che ha causato 3 vittime, 700 persone sfollate e circa 19 milioni di euro di danni. Non mi spiego, quindi, perché nulla è stato destinato per la zona tirrenica, laddove in particolar modo Saponara ha subito una tragedia nell'alluvione del 2011 riportando ferite ancora vistosamente sanguinanti".
Nel saponarese sono ancora tante le problematiche presenti, così come è ancora tanta la paura dinanzi ad un qualsiasi evento alluvionale particolarmente concentrato. Una situazione che, nel corso degli anni, ha visto a più riprese diversi interventi da parte della politica locale senza tuttavia ottenere risultati definitivi.
"A Saponara -prosegue Calderone- nulla è cambiato rispetto al 2011. Sono stati fatti soltanto pochi interventi di ripristino ma nulla di concreto è stato fatto per la messa in sicurezza. I saponaresi, dopo aver perso tutto, continuano a vivere con l’ansia e la paura ogni volta che pioviggina. Non è assolutamente accettabile che il parlamento siciliano dimentichi e abbandoni un paese, un popolo in difficoltà che ancora piange le sue vittime".
L'invito, rivolto a tutti gli attori politici del comprensorio, è dunque ad un intervento concreto che ponga l'accento sulle necessità del territorio.
"Non è possibile -conclude l'ex consigliere- che i deputati messinesi facciano disparità fra i territori, occupandosi soltanto del proprio paese di residenza e ancor di più dove hanno interessi elettorali. E' pur giusto rispondere alle necessità dei propri territori, ma anche Saponara fa parte della Sicilia e del territorio messinese. Mi auguro che i sindaci della zona facciano sentire in maniera forte il proprio dissenso, al fine di evitare che si possano ripetere gli errori del passato. I cittadini del comprensorio tirrenico, e quindi anche quelli di Saponara, non sono cittadini di serie B".
Salvatore Di Trapani