S. Teresa al primo posto, Furci al secondo e Roccalumera al terzo: è questo il podio dei comuni jonici “ricicloni” per l’anno 2019. La classifica è stata ufficializzata dal governo Musumeci che ha assegnati ai centri siciliani più virtuosi in materia di riciclo dei rifiuti un contributo economico. Per accedervi bisognava superare la soglia del 65%. In provincia di Messina sono 23 i comuni premiati, sei di questi nella riviera jonica. Al primo posto c’è sempre S. Teresa, che nel 2019 ha differenziato il 74,2% dei rifiuti prodotti, ottenendo un contributo di 41mila 773 euro. Seguono: Furci (71,5% e contributo di 27mila 232 euro), Roccalumera (71,4%, 28mila 926 euro) Roccafiorita (73%, 19mila 227 euro), Antillo (70,6%, 31mila 138 euro) e Itala (65%, 22mila 817 euro). Complessivamente ai comuni siciliani sono stati assegnati 5 milioni di euro.
Il decreto inter-assessoriale (Economia e Autonomie locali) – firmato da Gaetano Armao e Marco Zambuto – è stato pubblicato sul sito della Regione. L’elenco predisposto dal dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti è stato validato dall’Arpa Sicilia. «Cresce di anno in anno – ha evidenziato l’assessore Zambuto – il numero dei Comuni “ricicloni”. Nel 2018 erano 79 e l’anno precedente appena 31. Un aumento che conferma una sempre maggiore sensibilità ambientale da parte dei siciliani, oltre all’impegno quotidiano dei sindaci».
Questo l’elenco dei Comuni beneficiari per la provincia di Messina, a cui è stata assegnata una somma fissa di 18.656 euro e una variabile in base alla popolazione: Acquedolci, Alcara Li Fusi, Antillo, Caronia, Castel di Lucio, Furci, Gualtieri Sicaminò, Itala, Longi, Mazzarrà Sant’Andrea, Montalbano Elicona, Pettineo, Reitano, Roccafiorita, Roccalumera, Rometta, San Marco d’Alunzio, S. Teresa, Santo Stefano di Camastra, Sinagra, Torrenova, Tusa e Villafranca Tirrena.