E’ stato un anno record per lo scioglimento degli enti locali a causa delle infiltrazioni mafiose, quello appena concluso. In tutta Italia nel 2019 sono stati sciolti 21 enti locali, per 26 procedure già avviate è stato chiesta la proroga delle attività della commissione prefettizia. E’ il numero più rilevante dall’entrata in vigore della legge che regola l’istituto.
Lo mostra il dossier di Avviso Pubblico, la rete di enti e locali e regioni contro la mafia, che monitora l’applicazione della legge entrata in vigore nel 1991, e che disciplina la procedura che porta al commissariamento prefettizio delle realtà pubbliche fortemente condizionate dalla criminalità.
Quasi tutti gli scioglimenti sono stati chiesti per enti del sud d’Italia. Guida la classifica, per il 2019, la regione Calabria, tallonata dalla Sicilia dove sono stati sciolti 7 comuni. Tra questi, anche uno in provincia di Messina, di Mistretta. Il comune montano era finito nel dossier del Governo dopo gli esiti dell’inchiesta denominata Concussio.
Nel territorio dei Nebrodi che fa da cerniera tra le province di Messina, Catania, Enna e Palermo, secondo gli investigatori, è ancora forte la presenza degli uomini della criminalità organizzata ancora legati al potente clan dei Rampulla, coinvolti nella strage di Capaci.
Gli altri comuni sono Misterbianco nel catanese, Pachino in provincia di Siracusa, San Cipirello, Torretta e Mezzojuso nel palermitano, San Cataldo in provincia di Caltanissetta.
In passato nel messinese sono stati sciolti per mafia i comuni di Furnari nel 2009, Mazzarrà Sant’Andrea, e Terme Vigliatore nel 2005. La stessa richiesta era stata avanzata a metà del decennio scorso per Barcellona Pozzo di Gotto ma il governo l’aveva respinta.
Misterbianco è stato uno dei primissimi enti della provincia sciolti per mafia proprio l’anno di entrata in vigore della legge, 18 anni fa, e Torretta era stato sciolto nel 2005.
Dal 1991, spiega il report, è la settima volta che viene superata la soglia dei 20 scioglimenti. Complesso sono stati emanati 545 decreti ex art. 143 del testo unico sugli enti locali, dei quali 205 di proroga; su 340 decreti di scioglimento, 23 sono stati annullati dai giudici amministrativi.