MESSINA – Sud chiama nord risponde a Forza Italia sull’emergenza acqua. “L’allora sindaco De Luca ha ereditato un disastro, con l’Amam, e ha sanato i bilanci. Ha migliorato l’erogazione media giornaliera e le ultime amministrazioni hanno avviato i progetti con il Pnrr per ridurre le perdite e arrivare ad avere l’acqua 24 ore su 24. Ma ora ecco che scopriamo anche l’esistenza di un coordinamento di Forza Italia. Dove eravate nascosti? Barbera, nella sua nota, pone alcuni quesiti. Io vorrei in premessa fare solo una domanda allo stesso coordinatore, giusto per chiarire: le soluzioni ai problemi di approvvigionamento idrico di Messina sarebbero forse potute arrivare dagli esponenti di Forza Italia che per decenni hanno governato la città? Magari Barbera ci spieghi perché i governi Musumeci e Schifani non hanno risolto le fragilità idriche della Sicilia e di Messina pur avendo gli strumenti e i soldi”. Il coordinatore cittadino di Sud chiama Nord, Nino Carreri. così replica all’attacco di Forza Italia sulla crisi idrica a Messina.
Continua Carreri: “È evidente che c’è chi ha dimenticato le condizioni in cui versava l’Amam all’insediamento di De Luca come sindaco di Messina a giugno 2018. Il quadro ereditato era disastroso: l’erogazione media dell’acqua era limitata a 12/13 ore al giorno. L’Amam era prossima al fallimento con oltre 50 milioni di euro di debiti, di cui 39 milioni già soggetti a pignoramenti esecutivi da parte delle società fornitrici di energia elettrica. Non esisteva alcun progetto per l’individuazione di fonti alternative di approvvigionamento idrico. Non c’era nessun progetto per il completamento dei serbatoi. Non era stato previsto alcun piano per la riqualificazione e messa in sicurezza della rete di distribuzione idrica. Non esistevano progetti per la messa in sicurezza e la riqualificazione delle gallerie e dei pozzi di approvvigionamento”.
E ancora: “Alla luce di questo scenario, l’amministrazione De Luca ha operato un radicale cambiamento. Alla fine del mandato, a febbraio 2022, i risultati raggiunti erano i seguenti: l’erogazione media giornaliera dell’acqua era salita a 18/19 ore al giorno. Era stata messa in campo la strategia h24 con relative progettazioni e cronoprogramma. I bilanci dell’Amam erano stati risanati, con un piano di pagamento sostenibile basato sulle entrate della società per i debiti residui. Erano stati reperiti oltre 50 milioni di euro di finanziamenti per l’avvio dei lavori del progetto h24. Era stato redatto un Parco progetti di oltre 50 milioni di euro nell’ambito della strategia h24. Alla luce di tutto ciò, mi faccio ancora una volta promotore di un confronto aperto tra questa amministrazione e i detrattori, anche in merito alla convenzione tra Siciliacque e Taormina che vede Amam svolgere il semplice ruolo di vettoriamento”.
Conclude il coordinatore di Scn: “Barbera poi non si sarà accorto che proprio in questi mesi sono in corso i lavori per oltre 20 mln di euro sulla rete con fondi Pnrr. Chi ha redatto il progetto? Chi ha ottenuto il finanziamento e appaltato le opere? Si auspica che chi muove critiche si presenti finalmente a un dibattito costruttivo. Resto a disposizione e auspico un dialogo basato sui fatti e sulla verità”.