I Carabinieri di Tremestieri hanno arrestato l'operaio Luigi Galletta con l'accusa di aver incendiato tre furgoni al cui interno dormivano una donna con i suoi due bambini ed una ragazza. Gli attentati per costringere le famiglie di immigrati ad abbandonare l'attività di raccolta del ferro vecchio.

Ha rischiato di incenerire quasi un’intera famiglia di rumeni ed una ragazza di 26 anni per eliminare concorrenti nella raccolta del ferro vecchio. Responsabile degli incendi di tre furgoni, all’interno dei quali dormivano gli stranieri, un messinese di 44 anni, Luigi Galletta che ora è stato arrestato dai Carabinieri per rispondere di tentato omicidio aggravato, incendio e violenza privata.
Le indagini dei Carabinieri di Tremestieri erano scattate ad aprile a seguito dell’incendio di un furgone Fiat Iveco “Daily” appartenente ad un rumeno che viveva raccogliendo e rivendendo ferro vecchio.
Si è scoperto così che, nel giro di un mese, Galletta aveva dato alle fiamme già tre furgoni tutti di proprietà di rumeni. Nel primo caso l’operaio messinese aveva cosparso di benzina e dato alle fiamme un Fiat Ducato al cui interno stavano dormendo una donna di 49 anni, moglie del proprietario del mezzo, ed i due figli di 4 e 10 anni. La donna ed i bambini sono riusciti a mettersi in salvo appena in tempo prima che il furgone prendesse fuoco. Qualche giorno dopo il fuoco è stato appiccato ad un Fiat Ducato al cui interno si trovava una cittadina rumena di 26 anni.
I Carabinieri hanno ascoltato le vittime ed hanno scoperto che tutte erano state minacciate da Galletta il quale aveva intimato loro di abbandonare immediatamente l’attività di raccolta del ferro vecchio. Per il 44enne è scattato l’arresto su provvedimento firmato dal gip Maria Teresa Arena su richiesta del sostituto procuratore Antonella Fradà.
Galletta ora è stato rinchiuso nel carcere di Gazzi.