REGGIO CALABRIA – Conferenza stampa “d’urgenza” del centrodestra a Palazzo San Giorgio, convocata questa mattina giusto mezz’ora prima dell’incontro coi giornalisti. Tema: le procedure concorsuali al Comune.
In realtà la questione era ben nota, tanto che pure alcuni amministratori cittadini s’erano soffermati sul tema nelle settimane scorse: niente Formez (diversamente da quanto sta facendo la Regione, ma se è per questo anche da quanto sta facendo la Città metropolitana) per l’espletamento dei concorsi, causa presunte farraginosità che il Formez, invece che limare, avrebbe ingigantito.
Stamattina però il centrodestra ha improvvisamente “scoperto” ciò di cui già chi governa l’ente comunale reggino aveva evidenziato, e dunque – al gran completo – ha convocato istantaneamente i cronisti, dopo una riunione considerata infruttuosa sotto questo profilo della Commissione consiliare di controllo e garanzia, presieduta da Massimo Ripepi.
«Evidentemente non vogliono risolvere i possibili problemi burocratici esistenti nel dialogo col Formez perché si tratta di una decisione politica – così Ripepi –, quella di nominare “loro” la Commissione d’esame. A noi, questo non sta bene; per cui adesso vogliamo vedere tutti gli atti interlocutori tra Comune e Città metropolitana per capire cosa sia successo realmente». Una sostanziale accusa di voler “pilotare” i risultati dei concorsi tramite la nomina di commissari d’esame “graditi” alla maggioranza di centrosinistra in carica.
«Il dubbio per noi è del tutto legittimo – ha rincarato la dose il capogruppo di Forza Italia a Palazzo di città, Federico Milia – perché comunque la Città metropolitana invece s’è fatta “accompagnare” dal Formez per l’intero svolgimento delle procedure concorsuali, dall’inizio alla fine. Noi, è chiaro, non siamo assolutamente d’accordo al discostarsi del Comune dal percorso seguito anche dalla MetroCity: trasparenza prima di tutto. Anche a costo di perdere sei mesi in più, acquistandone però in trasparenza, credibilità e giustizia».
Stando all’azzurro Tonino Maiolino, «stamattina il dirigente e l’assessore hanno relazionato in una direzione diversa da quella indicata dalla delibera, che sancisce la stipula di una convenzione con la Città metropolitana, che tra l’altro si faceva carico di gran parte dei costi delle procedure concorsuali, per affidare tutto in mano al Formez. Oggi, benché la delibera sia tuttora in vigore, si sta facendo in modo totalmente diverso».
Il capogruppo dell’Udc Mario Cardia ha aggiunto che «con una mia specifica domanda al dirigente comunale al Lavoro Jolanda Mauro, ho chiesto se ci siano atti scritti come una delibera o una determina che annullino la convenzione col Formez, e la dirigente ha ammesso che non ci sono atti di questo tipo. In più, bisogna sempre considerare i costi d’affidarsi a una società privata invece che al Formez… L’ultima determina, che risale al 7 ottobre scorso, quantifica tali costi in 452mila euro. Ecco, dobbiamo dire con chiarezza alla città che i concorsi al Comune costeranno 452mila euro di denaro pubblico: col Formez, invece, ci sarebbe stato un enorme risparmio».
Così la minoranza. Ma non ha tardato ad arrivare la replica del centrosinistra.
«Entro la fine dell’anno saranno pubblicati i bandi per l’assunzione di 120 nuove figure professionali al Comune. Corrono spedite le procedure che porteranno allo sblocco di uno stallo che si protrae, ormai, da oltre 20 anni. Un fatto storico e, senza dubbio, indispensabile per sopperire ad una carenza organica atavica e fortemente limitativa al corretto funzionamento dei servizi espletati da Palazzo San Giorgio», si legge nella nota diffusa ai media.
Nel comunicato, la maggioranza torna sulla riunione della Commissione controllo e garanzia, cui hanno partecipato tra gli altri l’assessore al Personale Francesco Gangemi e i consiglieri comunali del centrosinistra Versace, Nino Malara, Giuseppe Sera e Giovanni Latella «che hanno sostenuto, concordi, la necessità di procedere in maniera spedita sulle procedure, obiettivo da tempo condiviso in seno alla maggioranza con il pieno sostegno di tutti i gruppi consiliari (e quindi anche dell’allora capogruppo Dp Cardia che aveva pienamente sostenuto la procedura)».
Nessun “giallo”, stando alla maggioranza. Ma, vista «l’urgenza e la necessità», solo il desiderio di «dare una netta accelerata alle attività che rischiavano di rimanere impantanate nelle sabbie mobili della burocrazia. Da qui è nata l’esigenza d’interrompere i ritardi dovuti alle mancate risposte da parte di Formez, attese dal lontano aprile 2021, sulla gestione delle fasi tecniche e organizzative dei concorsi. Ulteriori perdite di tempo, infatti, avrebbero comportato un’ennesima improrogabile richiesta di parere al Cospel, atto imposto dalla legge per gli enti in regime di Piano di riequilibrio. Esistono forme e procedure, normate dal diritto, che permettono d’individuare altri affidabili partner in grado di gestire l’intera fase preparatoria dell’iter concorsuale. In capo al soggetto pubblico, proprio in virtù dei criteri di imparzialità, correttezza e trasparenza, è giusto rimanga la possibilità d’individuare in soggetti terzi di altissimo profilo istituzionale le personalità che andranno a comporre la commissione esaminatrice».
Ecco allora l’invito dal sapore un po’ renziano affinché «stiano sereni» quelli che vengono “sobriamente” definiti «detrattori, improvvisati Nostradamus e quanti, in queste ore, non si sa per quali oscuri interessi, mirano ad alzare polveroni ed a spargere veleni» perché, sostengono a ranghi serrati dal centrosinistra, «quanto ad onestà, serietà e trasparenza non possiamo accettare lezioni da nessuno».