Sebastiano Furnari era nato a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) il 19.06.1950 da una famiglia di contadini. A 20 anni, nell’ambito di un grande sforzo di potenziamento dell’allora Alleanza dei Contadini, ha avviato il suo impegno nella costruzione della organizzazione nel suo comune, che allora costituiva già la più grande realtà agricola e commerciale della provincia di Messina. A quel tempo era in atto uno scontro pesante sul piano regionale e nazionale, con la destra reazionaria della quale gli agrari siciliani erano punta di diamante, per il superamento della colonia e della mezzadria, fortemente presenti anche nella zona del barcellonese e del milazzese, in affitto. Già da allora diede un contributo importante a fianco degli agricoltori messinesi, fondando sostanzialmente in quella realtà l’allora Alleanza dei Contadini. Partecipò attivamente alla successiva Costituente che diede vita subito dopo alla Confcoltivatori come frutto della unità delle forze del mondo dell’agricoltura che si richiamavano alla sinistra, con primo presidente Giuseppe Avolio.
All’inizio degli anni ottanta fece parte del gruppo dirigente provinciale della Confcoltivatori, della quale a metà degli anni ottanta divenne prima direttore provinciale dell’INAC e successivamente, negli anni novanta, responsabile dei servizi e vicepresidente. Con l’andare del tempo e con il suo infaticabile lavoro diventò un vero e proprio esperto nel settore delle “nuove tecnologie informatiche” collaborando anche attivamente con il regionale ed il nazionale. Furnari ha unito sempre il suo impegno a favore degli agricoltori con quello politico nella sinistra di allora. Negli ultimi anni, con l’avvio della riforma della Confcoltivatori in CIA e successivamente con l’autoriforma, è stato nominato direttore provinciale.
All’impegno all’interno dell’organizzazione produsse un lavoro nella direzione dell’unità del mondo agricolo messinese, con la costituzione del FIMI e nella redazione dei contratti collettivi di lavoro degli operai agricoli e forestali, dai quali per lungo tempo la CIA di Messina era stata esclusa.
Sebastiano va via dopo aver affrontato con coraggio e dignità una crudele malattia che lo ha portato alla morte il 12 giugno alla soglia dei 64 anni che avrebbe compiuto giorno 19.
Luigi Savoja