150mila case pubbliche vuote
“Secondo i dati diffusi dal ministro Salvini, gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica utilizzabili ma vuoti sono almeno 70mila in tutta Italia, ma questa cifra non comprende quelli della Capitale, la cui amministrazione non si è neppure presa la briga di comunicare al Ministero il relativo numero (forse perché non ne ha la minima idea). Se si aggiungono gli almeno 30mila alloggi occupati abusivamente, quelli abitati da persone (spesso benestanti) che non pagano da decenni nonché quelli in attesa di ristrutturazione, si può stimare una potenziale disponibilità di 150mila unità immobiliari. Con un quadro del genere, qualsiasi attribuzione di responsabilità in capo ai proprietari privati per vere o presunte emergenze abitative suona ridicola prima ancora che ingiustificata. Altro che limiti, o aumenti di tasse, per gli affitti brevi. Altro che caro affitti. Altro che allarme sfratti. L’unica cosa da correggere in Italia in materia di casa è la scandalosa inefficienza dello Stato e delle sue articolazioni territoriali”. Giorgio Spaziani Testa Presidente Confedilizia Dichiarazione del 9.11.’23
Le riparazioni degli impianti elettrico ed idrico sono a carico del conduttore o del proprietario?
Non rientrano tra le riparazioni di piccola manutenzione a carico dell’inquilino a norma dell’art. 1609 c.c. quelle relative agli impianti interni alla struttura del fabbricato (elettrico, idrico, termico) per l’erogazione dei servizi indispensabili al godimento dell’immobile, atteso che, mancando un contatto diretto del conduttore con detti impianti, gli eventuali guasti manifestatisi improvvisamente e non dipendenti da colpa dell’inquilino per un uso anormale della cosa locata, devono, salvo prova contraria, essere imputati a caso fortuito od a vetustà e, pertanto, la spesa per le relative riparazioni grava sul locatore che, ai sensi dell’art. 1575 n. 2, c.c., ha l’obbligo di mantenere costantemente l’immobile in stato da servire all’uso convenuto.
Vendita del fondo su cui vi è il capannone locato: c’è prelazione?
Il diritto di prelazione di cui all’art. 38 l. 27 luglio 1978 n. 392 non sussiste nel caso in cui venga alienato l’intero fondo su parte del quale insiste un capannone oggetto della locazione (in questo senso anche Corte appello Cagliari, 28/04/1984).
Il condomino impedito dai ponteggi può impedire i lavori del Superbonus?
Al fine di consentire la realizzazione delle opere di miglioramento energetico connesse al cosiddetto “Superbonus”, il condomino è obbligato a consentire l’accesso e il passaggio nella sua proprietà per l’esecuzione dei lavori deliberati dall’assemblea, ma i ponteggi debbono essere installati con modalità tali da consentire il passaggio del veicolo del condomino per il tempo strettamente necessario all’esecuzione dei lavori.
Come si fa ad accertare se il sottotetto è privato o comune?
Per accertare la natura giuridica privata o condominiale del sottotetto bisogna innanzitutto verificare l’esistenza di un titolo; in mancanza, o comunque qualora il titolo esistente nulla specifichi, il sottotetto deve ritenersi di titolarità esclusiva o comune se risulti o meno, nella fattispecie concreta e per le sue caratteristiche funzionali e strutturali, oggettivamente destinato all’uso condominiale (da Confedilizia Notizie).