Un logo che rievoca il film tratto dal celebre romanzo di Charles Dickens e un gioco di parole che trasforma A Christmas Carol in "Christmas Cairol”. Piazza Cairoli si veste di natale con il progetto concordato e programmato da amministrazione comunale, associazioni di categoria del commercio e un gruppo di professionisti che si sono messi insieme per creare qualcosa di bello per la città. Dalla bruttura di quel parquet dissestato che aveva reso piazza Cairoli un cantiere a cielo aperto, al rischio che gli interventi per la sistemazione dell’area iniziassero proprio sotto le feste, si è arrivati alla fine ad una soluzione che sembra aver messo tutti d’accordo: via il parquet che lascerà il posto ad una distesa di prato e allestimenti che porteranno l’aria del natale per tutto il periodo delle feste.
Oggi in conferenza stampa è stato fatto il punto della situazione. Il Comune si è occupato della parte della manutenzione dell’area dissestata, quindi rimozione della vecchia e logora pavimentazione in legno e posa del manto erboso. “Questa prima fase doveva concludersi oggi, ma il brutto incidente che si è verificato nei giorni scorsi ci ha costretti a ritardare un po’ i lavori. Se le condizioni meteo ci consentiranno di lavorare con regolarità finiremo entro la fine della settimana, in ogni caso al massimo martedì contiamo di chiudere l’area cantiere” ha spigato l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio De Cola, che ha fatto un plauso alla collaborazione riscontrata in questa occasione e al lavoro di squadra portato avanti in queste settimane da tutte le associazioni di categoria. Per questa soluzione tampone il Comune ha speso 15 mila euro, ma si tratta comunque di lavori propedeutici a quello che sarà il progetto di riqualificazione della piazza che si avvierà a gennaio.
Al tavolo c’erano i rappresentanti di Confesercenti, Confindustria, Confimprese, Confartigianato, mancava Confcommercio che ha comunque collaborato e sposato questa iniziativa. Alberto Palella, Alberto Donato, Cettina Scaffidi e Alessandro Allegra hanno sottolineato l’importanza di affrontare tutti insieme le esigenze di commercianti ed esercenti, l’intesa che porterà a nuove iniziative, la voglia di dare anche ai cittadini occasioni per godere di quel salotto buono che è e deve continuare ad essere piazza Cairoli.
A curare gli allestimenti sono Laura Abate di Officina Creab, la scenografa Cristina Ipsaro Passione, Mariano Gazzara di Archigiani e Marco Bellantone che è esperto del sindaco ma che in questo caso porta il nome della sua azienda Allesto. Cosa nascerà a piazza Cairoli? Al momento le idee sono state trasferite su carta, partendo da immagini che sono state da spunto e ispirazione, i quattro creativi hanno immaginato di realizzare tre grandi strutture che saranno sistemate nelle aree verdi, pacchi regalo che i cittadini potranno attraversare e che dovrebbero anche ospitare altri oggetti e complementi con cui interagire. Altri abbellimenti saranno disseminati in tutta l’area. Le idee ci sono, adesso si procederà a realizzarle. L’obiettivo è di inaugurare l’8 dicembre, ancora però il gruppo non sa esattamente quanto tempo impiegherà per questa seconda fase dei lavori di allestimento. Si aspetta una risposta dal teatro Vittorio Emanuele che dovrebbe prestare alcuni elementi scenici, si sta discutendo di una collaborazione dell’Istituto Basile per colorare i passaggi pedonali. Il budget raccolto per realizzare tutto questo è di 10.380 euro, iva compresa. Il 50% è arrivato dal contributo dei commercianti della piazza, 2 mila euro li mette l’Amam, il resto arriva dalle associazioni di categoria. Resta aperta la discussione aperta la scorsa settimana in commissione consiliare su un coinvolgimento economico dei consiglieri comunali, ma su questo fronte al momento ci sono ancora idee discordanti e il rischio di scatenare polemiche. Il Comune spenderà altri 15 mila euro per l’illuminazione natalizia. Se si raccoglieranno altri contributi si penserà anche a qualche elemento per abbellire anche l’altra parte della piazza, ma al momento sembra ancora tutto un grande work in progress.
Francesca Stornante