Il sistema produttivo della città invoca attenzione. L’appello arriva dal presidente di Confindustria Messina Alfredo Schipani, il quale chiede che la politica affronti le vere priorità a partire dalla Città Metropolitana .
«Ad oggi continuiamo ad assistere a ricorrenti diatribe cittadine, su temi come isola pedonale, addobbi natalizi, e altre ordinarie questioni che seppure importanti non rappresentano certo le priorità, mentre le imprese e il sistema produttivo nel suo complesso – osserva il presidente di Confindustria Messina Alfredo Schipani – restano in fase di totale stagnazione, da cui non si vede via d’uscita. A nostro avviso invece tutte le attenzioni vanno canalizzate per riattivare finalmente il circuito economico».
Il numero uno di Confindustria Messina ritiene che «nell’immediato è quanto mai necessario che le Amministrazioni con disponibilità di spesa attivino le procedure per l’affidamento delle opere. Bisogna trovare il modo di dare spazio, con efficienza, trasparenza e certezza delle regole, a chi intende investire sul territorio, in modo che anche i privati possano contribuire e riattivare un virtuoso circuito economico».
Schipani sollecita «una svolta, in termini di pianificazione economica del territorio» ed è convinto che un’occasione importante possa essere rappresentata dall’istituzione della Città Metropolitana di Messina «che però – sottolinea – rischia di nascere già zoppa e fortemente penalizzata vista la paventata dismissione di Camera di Commercio, Autorità Portuale e Prefettura. Messina risulterebbe l’ unica città metropolitana italiana sprovvista di questi enti così importanti per la vita socio economica della città».
Il presidente di Confindustria Messina invita quindi «le autorità locali cui compete la gestione di questi cambiamenti, fra tutte l’Amministrazione comunale messinese» a prendere in mano la situazione e ad «attivare un canale di confronto con gli interlocutori istituzionali per mettere in campo, in tempo utile, tutte le azioni necessarie per la difesa ed il mantenimento di questi enti, coinvolgendo i comuni facenti parte della città metropolitana, che anche loro sono dirette parti in causa».
«È fondamentale – conclude Schipani – cominciare a definire organizzazione, strategie e progettualità per il territorio della futura Città metropolitana perché di tempo se ne è perso parecchio al contrario delle altre nostre dirette concorrenti che sono Palermo e Catania».