La Confederazione Italiana Agricoltori di Messina ha scritto una lettera aperta ai candidati sindaco per sottolineare l’importanza dei temi legati allo sviluppo agricolo in una più ampia prospettiva di rilancio del territorio. Il Presidente Luigi Savoja parte la sua analisi da un dato: si rileva in misura sempre maggiore, fra tutti i cittadini, una domanda di prodotti agroalimentari genuini, naturali e garantiti; emerge, dunque, la preferenza per i prodotti locali.
Il processo di globalizzazione dei mercati e l’asimmetria informativa determinano nel consumatore sorpresa e sconcerto quando tra gli scaffali della Grande distribuzione trova frutti e alimenti provenienti da paesi del Sud America e dell’Asia. Garantire la sicurezza e la genuinità dei prodotti alimentari significa realizzare “mercati del contadino”, agevolare la vendita diretta da parte delle aziende contadine e favorire la formazione di Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).
Il Mercato del Contadino, promosso dalla CIA e dalla Coldiretti, è funzionante da più di due anni in Piazza del Popolo ed ottiene un ampio consenso.Tale esperienza deve riguardare i vari quartieri della città, coinvolgendo i consigli di quartiere e concordando con loro un programma ed un calendario, stimolando ed incentivando nuove aziende agricole a sperimentare tali mercati.
In questi ultimi anni a Messina e in provincia, continua Savoja, si sono registrati interessanti sviluppi riguardanti sia le caratteristiche delle imprese (giovani, donne, professionalità e innovazione), sia la qualità delle produzioni. Ciò è particolarmente evidente nel settore vitivinicolo con la DOC Faro, il Mamertino e la Malvasia; produzioni eccellenti si hanno nel comparto olivicolo, con l’Olio Extravergine d’Oliva Valdemone, nel settore zootecnico, con prodotti derivanti dall’allevamento (pecorino, maiorchino, provole), nel comparto agrumicolo, con il Limone Interdonato, ecc. Riconoscimenti per i nostri prodotti si sono avuti in fiere o eventi nazionali, come il Vinitaly di Verona, ma anche dalle significative esportazioni di piante ornamentali. Questa realtà, sia pure limitata, testimonia tuttavia le potenzialità di un ulteriore sviluppo e costituisce altresì valida opportunità occupazionale e di creazione di nuove imprese.
Occorre salvaguardare i terreni agricoli ed i nostri territori collinari e montani, dove una volta regnavano vigneti, ortalizie, uliveti e che, successivamente, sono stati devastati da molteplici edificazioni. Le attività produttive agricole sono quasi del tutto scomparse; si è, dunque, verificato l’abbandono e conseguentemente si sono accentuati la fragilità dei suoli ed il dissesto idrogeologico. Le attese per l’espansione edilizia hanno innalzato a dismisura i valori fondiari, di conseguenza l’acquisto di terreni per costituire imprese agricole o espandere e consolidare quelle esistenti è diventato impossibile. Ai candidati sindaco chiede dunque di pensare a incentivare le attività produttive in queste nostre aree collinari poichè quanto mai necessario per dare prospettive future ai giovani aspiranti imprenditori agricoli, per utilizzare la risorsa terra, creare nuove opportunità occupazionali e arricchire il nostro territorio di prodotti di eccellenza e naturali così da soddisfare le richieste di prodotti locali e salutistici. Si avverte quindi l’esigenza di avere nell’amministrazione della città un saldo punto di riferimento per queste problematiche e per lo sviluppo di iniziative tese a migliorare la situazione e innestare un processo di cambiamento e di sviluppo.
Dall’ agricoltura all’imprenditoria, anche Confapi per oltre un mese ha promosso incontri con i candidati sindaco per discutere dei problemi che affliggono il settore e di quali soluzione intenderanno mettere in campo. “Ripetto alle nostre istanze siamo stati molto chiari -spiega il presidente Rizzo. Gli imprenditori di Confapi Messina, ma la nostra è una battaglia per tutti gli imprenditori della nostra città, hanno bisogno di regole chiare e di interlocutori affidabili. Quando chiude un’impresa, non chiude solo una società. Dietro ci sono famiglie che improvvisamente si ritrovano senza una fonte di sostentamento e prive di certezze per il proprio futuro. Riteniamo indispensabile programmare la ripresa economica di Messina con interventi a medio e lungo periodo, di ampio respiro, che non si riducano a provvedimenti-tampone”.
Durante gli incontri il Consiglio Direttivo ha espresso una forte preoccupazione per la città, arrivata ad un punto di non ritorno, sottolineando come sia il momento delle scelte coraggiose, anche se impopolari.
Tutti i candidati a sindaco, da Enzo Garofalo e Felice Calabrò, passando per Renato Accorinti e Gianfranco Scoglio, fino a Maria Cristina Saija e Alessandro Tinaglia, si sono impegnati a sostenere e supportare le istanze delle imprese locali, per aiutarle nel difficile cammino della ripresa economica.