Sono i giovani a dover fare la differenza. A loro si chiede di prendere in mano le redini del loro futuro e di quello della loro città. Si spera che coscienza e senso di responsabilità li portino a una continua ricerca della verità e a un costante aggiornamento sulla politica nazionale e, ancor prima, cittadina. Si auspica che siano realmente consapevoli delle alternative che si pongono loro dinanzi e sappiano operare una scelta consapevole soprattutto al momento dell’espressione del voto. Anche quando la chiamata alle urne debba verificarsi appena raggiunta la maggiore età.
E’ partito da queste considerazioni il progetto apartitico Aula Aut per organizzare l’incontro tra i candidati alla poltrona di Palazzo Zanca, Renato Accorinti e Felice Calabrò. Oggi pomeriggio, dalle ore 17.30 e fino alle 19.30, presso piazza Cairoli, ai piedi dell’ulivo posto all’interno dell’area, i due aspiranti sindaco saranno bersagliati dalle domande dei neoelettori in un dialogo che si proporrà di dimenticare, per quanto possibile, l’imminente ballottaggio, concentrandosi, invece, sulle reali soluzioni proposte dai due candidati per sottrarre il mondo dei giovani a quella dimenticanza e disattenzione in cui ormai è stato patologicamente abbandonato.
Aula Aut, il progetto antimafia al quale hanno dato vita gli alunni del liceo classico “F. Maurolico” in collaborazione con l’Associazione Nazionale “Peppino Impastato”, del tutto svincolato da preferenze di partito o inclinazioni politiche di sorta, sonderà le iniziative maturate da Calabrò e Accorinti riguardanti le politiche giovanili e scolastiche, imprimendo all’incontro la consueta affezione per valori quali legalità e giustizia attraverso i quali maturare una “libertà intellettuale e culturale ma soprattutto un forte cambiamento di rotta” – come hanno chiarito i promotori dell’evento.
Richiesti cambiamenti effettivi, in grado di apportare reali modifiche a uno stallo delle dinamiche giovanili ormai imperante. Non a caso, tra le domande che metteranno maggiormente alla prova i due intervistati, vi sarà quella che mirerà a scoprire come Accorinti e Calabrò si propongano di far rinascere l’attivismo, soprattutto alla luce del decadimento politico e morale infiltratosi pesantemente all’interno delle maglie del tessuto sociale.
Una pagina è già stato dedicata all’evento sul noto social network “Facebook” e le 500 adesioni già inoltrate fanno ben sperare su un fruttuoso esito dell’iniziativa ma soprattutto lasciano intravedere un radicale cambiamento di rotta, un rinnovato interessamento dei giovani alle vicende che caratterizzano la loro città e che, inevitabilmente, finiranno per riverberarsi anche sul loro futuro. (Sara Faraci)