Una città che ha bisogno di una svolta. L’Associazione Alumnime, composta da ex allievi universitari, guarda al futuro di Messina promuovendo l’incontro su “Smart Cities: nuove opportunità per il territorio”.
In collaborazione con l’Ordine degli ingegneri della provincia di Messina, professionisti ed esperti del settore sono intervenuti durante il dibattito, che si è tenuto lunedì presso il Salone delle Bandiere, approfondendo il concetto di “città smart”.
Si tratta di città intelligenti che, attraverso strategie, politiche e investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, riuscirebbero ad assicurare ai cittadini un’alta qualità della vita e uno sviluppo economico sostenibile.
Seguendo una visione olistica, la città smart diventa quindi un sistema innovativo per stimolare impegno e collaborazione nei diversi attori coinvolti nel territorio.
Sul tema delle future città metropolitane sono intervenuti anche Walter Tortorella, Capo Dipartimento Economia Locale Ifel – Anci, preannunciandone i rischi per le grandi e piccole città.
Progetti italiani, dunque, a confronto sul tavolo tecnico ben allestito da Alumnime, che ha coinvolto volentieri differenti enti istituzionali: l’Università degli studi di Messina, il Comune e Confindustria Messina.
Presenti anche il presidente Team Project, Giovanni Lucentini, l’architetto Claudio Lucchesi, responsabile dell’Ufo e Antonio Perdichizzi, presidente del gruppo giovani di Confindustria Catania e mentor dell’acceleratore Working Capital di Telecom Italia a Catania.
Infine, un settore che trova una buona collocazione in quest’ambito è naturalmente quello della ricerca. A sottolineare l’importanza di differenti studi che vengono fatti in questo campo sui servizi della città e dei cittadini, è stato il prof. Giuseppe Anastasi, direttore laboratorio nazionale Cini Smart Cities and Communities.