Gianpiero D’Alia perde la segreteria nazionale dell’Udc per un soffio, sorpassato da Lorenzo Cesa di soli 4 voti ( 435 contro 431). Questo l’esito del Congresso del partito centrista, iniziato venerdì e conclusosi stamattina, con la relazione finale del neoeletto segretario nazionale, peraltro segretario uscente dell’Udc. Il risultato finale è arrivato dopo la mezzanotte di ieri ed attesta una evidente spaccatura all’interno del partito, diviso a metà dopo il ritiro della candidatura di Antonio De Poli, che all’ultimo momento ha fatto un passo indietro per appoggiare Cesa.
Il messinese D'Alia, candidato sostenuto non ufficialmente da Pierferdinando Casini, perde al fotofinish la sfida con il suo rivale e l’occasione di guidare il partito, dopo aver perso anche la poltrona di Ministro della Pubblica Amministrazione.
Prima dell’apertura dei seggi, D’Alia aveva spiegato le ragioni della sua candidatura su Facebook: «Mi candido a segretario nazionale dell'Udc per tutti coloro che sono venuti a questo congresso per scegliere e non per rinviare; mi candido per tutti quei giovani dell'Udc che non comprendono più le nostre scelte; mi candido perché penso che questa nostra avventura debba continuare e che non serva un'associazione che parla nostalgicamente del passato».
Calato il sipario sul Congresso nazionale e digerita la delusione, comprensibile visto il piccolissimo scarto di voti, l’esponente messinese dell’Udc è pronto ad accomodarsi a Montecitorio, in qualità di deputato, dopo la parentesi a Palazzo Chigi , durata quasi un anno. (DLT)