Clima sempre più rovente a Palazzo Zanca dopo la seduta sulla sfiducia e le dimissioni a catena nell’Ufficio di Presidenza. Prima del 15 a lasciare i ruoli di vicepresidenti del Consiglio erano stati Nino Interdonato e Nicola Crisafi evidenziando un clima di scarsa serenità. Dopo la bocciatura della sfiducia ad aprire i fuochi sono stati i Centristi che hanno annunciato la rottura dei rapporti politici con la presidente Barrile. In linea con questa posizione ieri si è dimessa da presidente della Commissione Regolamenti Mariella Perrone. A lasciare il ruolo è stato anche il presidente della Commissione servizi sociali Giuseppe De Leo (che era subentrato alla dimissionaria Donatella Sindoni). Adesso è la volta di Rita La Paglia, che mercoledì ufficializzerà la dimissioni dalla presidenza della Commissione ambiente. Più che probabile quindi un azzeramento di tutte le Commissioni e una successiva rimodulazione.
A rendere nota la decisione della La Paglia è stato il coordinatore cittadino di Sicilia Futura Salvo Versaci con un comunicato
Al termine di una riunione di gruppo, alla presenza del capogruppo Ars Beppe Picciolo e presieduta dal segretario cittadino di Sicilia Futura Salvo Versaci, il movimento Sicilia Futura, ha fatte proprie le motivazioni della consigliera Rita La Paglia che ha comunicato la volontà di volersi dimettere dalla carica di presidente della Commissione Ambiente del consiglio comunale (le dimissioni verranno formalizzate mercoledì mattina in V Commissione).
“Apprezziamo il gesto della consigliera Rita La Paglia che – ha dichiarato il segretario cittadino Salvo Versaci – al termine di un incontro con i rappresentanti ed il gruppo consiliare di Sicilia Futura, ha esposto le difficoltà nel proseguire ed ottemperare nel migliore dei modi al mandato di Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio comunale di Messina. Al pari del vicepresidente vicario Nino Interdonato, che nei giorni scorsi aveva lasciato l’incarico dell’Ufficio di Presidenza, anche La Paglia ha evidenziato l’impossibilità di operare al meglio nella commissione da lei presieduta, che riverbera dalla totale mancanza di serenità nello svolgimento dei lavori in seno al Consiglio comunale ”.
Al termine dell’incontro anche il consigliere Nino Interdonato ha ribadito, nonostante i numerosi attestati di stima pervenuti, le proprie dimissioni dall’Ufficio di Presidenza “essendo peraltro rimaste immutate ed anzi aggravate le condizioni che hanno determinato la decisione di dimettermi dalla carica di vicepresidente “.
Gli esponenti di Sicilia Futura quindi ribadiscono come le ragioni che hanno condotto alle dimissioni dall'ufficio di Vicepresidenza e palesate affinché si potesse continuare ad operare, da parte di tutto il Consiglio comunale, in maniera serena e proficua non hanno trovato risposta “i garanti della legalità in seno al consesso civico non hanno sentito la necessità di un franco ed aperto dialogo con l’intero Consiglio per ristabilire in toto l’agibilità politica dell’Aula – ha concluso il segretario di Sicilia Futura Versaci – confermando, così, l’impossibilità da parte nostra di aprire una qualsivoglia forma di discussione con chi ha perso da tempo il senso della politica alta e nobile e punta esclusivamente ad occupare poltrone e gestire un potere tanto sterile quanto dannoso per la Comunità. A noi non interessano le poltrone, lo spirito che anima i nostri consiglieri è quello di servire la comunità".