Città a confronto sul caso tir. Dopo le tante polemiche delle ultime settimane, ieri il Sindaco ha battuto tutti sul tempo e firmato l’ordinanza che da lunedì ai mezzi pesanti il traffico in centro città dalle 7 alle 21. Oggi in aula sindacati, armatori, Enti, Istituzioni, si confronteranno sul delicatissimo e scottante argomento. Il Consiglio si è mostrato assolutamente spaccato sul caso tir.
ORE 15.30 La seduta aperta si è conclusa con pochissimi intimi a testimonianza dello scarso interesse al problema tir. Bagarre dopo la lettura del documento contestato da molti dei consiglieri rimasti in aula (tranne Cucinotta, Contestabile ed Amata) ai quali la presidente Barrile ha impedito di intervenire. Risitano e Lo Presti hanno parlato di abuso di potere, Zuccarello e Sindoni hanno sottolineato che quel documento non era stato condiviso dall'aula.
ORE 15.02 La presidente Barrile legge l’ordine del giorno presentato da Pd, Dr, Udc, Megafono, Articolo 4 e il solo Trischitta per Forza Italia (VEDI ARTICOLO A PARTE).
ORE 15.00 In aula sono rimasti solo: Simona Contestabile, Nicola Cucinotta, Ivana Risitano, Nina Lo Presti, Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni, Daniela Faranda, Carlo Cantali, Piero Adamo, Fabrizio Sottile, Elvira Amata e la presidente Emilia Barrile.
ORE 14.50 Donatella Sindoni, Pd: “Viste le assenze a quest’ora mi parlo addosso, questo è un consiglio comunale inutile. Non porta nulla alla discussione, noi sottolineavamo che sarebbe stato opportuno che noi consiglieri potessimo esprimerci. Per questo motivo martedì avevamo portato in aula un atto di indirizzo perché se non parliamo di queste tematiche di cosa dobbiamo parlare? Non si è però potuto trattare l’argomento, la collega Contestabile pone l’accento addirittura sulla grammatica dell’atto che avevamo portato in aula, ma non credo che proprio in questo Consiglio si badi troppo ai congiuntivi e alla forma. Volevamo solo dire basta al passaggio dei tir di giorno, senza se e senza ma. Richichi non può venire qua a fare minacce, Messina non è terra di nessuno, non possono venire a dirci che passeranno dal Boccetta. E poi gli approdi a Tremestieri si chiamano con i nomi delle vittime che sono morte in questa città, non con quelli di politici e onorevoli”.
ORE 14.40 Assessore Gaetano Cacciola: “Ho assistito per due giorni a incontri molto complicati durante i quali abbiamo cercato sempre di unire, non c’è nulla di più falso nel dire che questo Sindaco divide. Il cittadino messinese dev’essere orgoglioso di questo Sindaco così aperto al dialogo ma allo stesso tempo deciso e fermo nelle sue convinzioni”. L’assessore è poi passato ad alcuni chiarimenti di carattere tecnico. “Il Sindaco non poteva fare un’ordinanza, tutto quello che c’è ndentro cerca di garantire tutti8 quanti, escluso il passaggio dei tir di giorno. La consegna delle merci è garantita, dunque non capisco le osservazioni degli autotrasportatori, anche se il carico e scarico in centro con i tir non si può fare. Contiamo in queste due settimane di portare a compimento definitivo la seconda invasatura, su quella base si fonda tutto. Per un’Istituzione, una pubblica amministrazione, non ci può mai 3essere al primo posto il problema economico, non può essere la priorità. Non siamo neanche stati invitati al vertice in Prefettura, il Comune non è una parte ma la parte principale. Non voglio fare polemica e le divergenze di opinioni non possono creare questi contrasti.
ORE 14.25 Daniela Faranda, Nuovo Centrodestra: “Tutti, compresi gli armatori, dicono che i tir devono andare fuori dalla città. Questa ordinanza non risolve il problema tir, è una soluzione tampone. Dobbiamo battere i pugni sui tavoli del governo regionale e nazionale. La Rada San Francesco per il Nuovo Centrodestra è la priorità, dev’essere liberata una volta per tutte. L’amministrazione deve pensare immediatamente a via Don Blasco, al porto di Tremestieri e le deroghe devono essere nuovamente concesse dal Comando della Polizia Municipale”.
ORE 14.20 Simona Contestabile, Pd: “Noi volevamo un confronto più ampio. Sfido chiunque a trovare qualcuno che sia contro il provvedimento. Il sindaco ha voluto distogliere l’attenzione da problemi più gravi. Ad esempio si è preoccupato della continuità territoriale, della mobilità, dei 150 lavoratori che la Cartour potrebbe licenziare. Che ha fatto per la via Don Blasco? Guardi, a questo punto meglio avere i privati che in questo momento ci fanno sentire cittadini d’Europa”.
ORE 14.15 Daniele Zuccarello, Pd: “Oggi mi sembra di essere al Teatro Vittorio Emanuele, i presenti dovrebbero pagare il biglietto. Gli attori siamo noi, i consiglieri comunali, che facciamo queste passerelle come con l’isola pedonale. Noi abbiamo presentato lunedi una proposta di delibera, prima ancora che l’amministrazione decidesse per l’ordinanza. Invece il consiglio comunale ha preferito discutere del Tar. Qui circola un documento che ha cambiato diverse versioni in poche ore. Qui dobbiamo toglierci tutti le magliette, e indossare quella della città. Noi continueremo a proporre la nostra delibera perché l’ordinanza è solo un inizio ma si deve andare avanti. Mentre l’Aula non ha voluto discutere la nostra proposta oggi fa girare un documento del Pd che vi invito a leggere: in prima pagina si legge che l’amministraizone deve collaborare con il gruppo Franza. Pagina due, l’amministrazione deve collaborare con il gruppo Franza. Terza pagina, l’amministrazione rinvii o revochi l’ordinanza in attesa di Tremestieri e nel frattempo collabori con il gruppo Franza.” E lo strappa causando le ire dei colleghi del Pd che lo hanno predisposto.
ORE 14.10 Fabrizio Sottile, Forza Italia: “Secondo me nessuno 8in quest’Aula mette in dubbio le sue battaglie, ma ora lei è dentro il Palazzo e queste lotte le deve trasferire a Roma. In un anno non ho visto molto da parte di quest’amministrazione. Non mi piace l’atteggiamento di Richichi che è venuto a casa nostra e ci ha detto che continuerà a fare quello che ha fatto finora, ad usare il Boccetta, il centro, la Rada San Francesco e ci blocca la città”.
ORE 14.00 Piero Adamo,Fratelli d'Italia: “Da troppo tempo in questa città si è diffuso il leit moiv del “non fare per fare meglio”, bisogna sempre studiare, ragionare, un modus operandi . Adesso occorre decidere. Noi dobbiamo fare i consiglieri comunali e non preoccuparci di eventuali ricorsi. Il problema è nazionale, le proteste vanno fatte insieme a Roma, dobbiamo portare la questione a Palazzo Chigi”.
ORE 13.45 Ricordando che fu l’amministrazione Buzzanca a chiedere i finanziamenti per realizzare il porto di Tremestieri il consigliere Pd Giuseppe Santalco si è rivolto ad Accorinti con queste parole: “Non ti consento di fare tu la parte del buono e di far passare noi per i cattivi. Siamo tutti per evitare che i tir entrino in città. Questo argomento però ci sta distogliendo dai veri problemi che l’amministrazione dovrebbe affrontare. Tutte le altre zone della città saranno invase dai mezzi che devono consegnare le merci, il problema non si risolve così. Non condivido le modalità, o avete il coraggio di fare un’ordinanza “con le palle” o lasciate perdere. Il Sindaco non si è confrontato con nessuno, vuole dare l’impressione di essere democratico e invece poi fa quello che vuole. La sua è un’ordinanza struzzo, mettiamo la testa sotto la sabbia, non abbiamo neanche le risorse per fare i controlli, gli autotrasportatori potranno fare ciò che vogliono”. Sull’ipotesi che l’Autorità portuale pesenterà ricorso: “Il Comune deve dialogare con l’Autorità Portuale, è un Ente che rappresenta un valore aggiunto perla città e non alzare barricate.
ORE 13.20 Interviene il Sindaco Renato Accorinti e ribadisce quanto già detto in conferenza stampa (vedi articolo a parte). Ricorda di aver combattuto per 40 anni, subendo di tutto e di più, non limitandosi a parlare in un’aula di Consiglio comunale. I tir andranno lì. Punto. Contestati i consiglieri che hanno parlato di mancanza di collaborazione.
ORE 13.10 La battagliera consigliera di Cambiamo Messina dal Basso Nina Lo Presti ha puntato l’attenzione sull’ordinanza: “Il sindaco avrebbe potuto emanare un’ordinanza sindacale senza delegare il dirigente facendogli firmare un’ordinanza dipartimentale. Si sarebbe così preso la piena responsabilità di fronte alla città”. Duro tutto l’intervento di Nina Lo Presti: “Fino a che punto siamo disposti a lasciare che l’interesse privato abbia il sopravvento su quello pubblico, della salute, dei diritti dei cittadini. Anche solo un euro guadagnato sulla pelle dei messinesi è un euro maledetto. Siamo chiamati al cambiamento,Messina o cambia o muore. L’ombra di quei bisonti che scorrazzano per le nostre strade vanificano iniziative coraggiose ed epocali come l’isola pedonale. Adesso basta co9n i favoritismi, con gli accordi, con i tavoli tecnici, con le ingerenze politiche che fanno carta straccia del bene comune. Una città che sta affondando. Noi siamo con il Sindaco, la città è con il Sindaco, a questa ordinanza deve seguire un’ordinanza sindacale che metta in chiaro anche la riscossione dell’ecopass, non solo futuro ma anche passato perché le nostre strade sono un colabrodo anche per colpa dei tir”. La consigliera ha avanzato dubbi su alcuni passaggi dell’ordinanza, come le categorie dei mezzi pesanti o la possibilità di passare ancora sul Boccetta. “L’incolumità dei cittadini non può essere sottoposta ad alcuna deroga. Si fanno la fila TRemestieri, certe decisioni sono coraggiose e senza paura. Non ci interessa dei problemi gestionali delle aziende, non possiamo cedere alo ricatto dei licenziamenti. La soluzione è l’interdizione definitiva al passaggio dei tir, il problema va spostato a livello nazionale”.
ORE 13.05 Carlo Cantali, Pd: “Senza voler screditare l’iniziativa i8n ricordo di Paolo Borsellino, oggi sarebbe stato doveroso ricordare le tante vittime dei tir. Auspico che l’amministrazione ponga in essere tutti i provvedimenti concreti e le opere necessarie per liberare la città dai tir in modo definitivo”
ORE 13.00 Giuseppe De Leo, capogruppo del Megafono: “ Dobbiamo evitare che i Tir passino dal centro. Ci troviamo con un’ordinanza già fatta e dunque questo consiglio comunale non ha senso.ò. Questa ordinanza non solo non risolve il problema ma aggrava la situazione in molte zone, soprattutto sul viale Boccetta”.
ORE 12.55 Per Alessandro Tinaglia di Reset: “E’ inaccettabile che gli autotrasportatori vengano a minacciarci perché’ a questo punto potremmo chiedere alla città di bloccare i tir. Chiedo al Sindaco di concedere nuovamente le deroghe al Corpo dei Vigi8li Urbani affinchè la battaglia anti-tir sia ancora più incisiva. Questo dev’essere solo l’inizio, bisogna andare avanti”
ORE 12.50 Per il capogruppo del Pd Paolo David quello di oggi “è un argomento molto delicato però vorrei mettere l’accento su un passaggio importante: questa seduta doveva avvenire prima della firma dell’ordinanza. Il Sindaco chiede collaborazione ma poi va per la sua strada. Nessuno vuole i tir in città, ma ormai si poteva aspettare. E’ un problema dell’amministrazione non del consiglio, ma per responsabilità siamo qua. Si poteva avere pazienza e aspettare la via Don Blasco e il porto di Tremestieri”.
ORE 12.45 Il presidente degli Autotrasportatori Richichi durissimo contro la decisione dell’amministrazione. “Noi non c’entriamo, vogliamo sapere cosa dobbiamo fare domattina perché abbiamo merci da consegnare. Siamo lavoratori, Messina può risolvere i suoi problemi, anche per noi la soluzione è via Don Blasco. Noi alla fine paghiamo lo scotto dell’incapacità di risolvere i problemi. Come facciamo con le esigenze di consegna in base ai tipi di prodotti che portiamo? Quella nave ci serve perché le merci vengono consegnate a orari specifici, con un’ora di attesa siamo morti, non possiamo permetterci tempi di attesa come quelli che ci impone Tremestieri . Non siamo criminali ma non andremo mai a Tremestieri, continueremo a usare il Boccetta e la rada San Francesco. Ci opporremo a questa ordinanza. Siamo pronti a bloccare il porto di Tremestieri già da lunedì, siamo pronti a farci multare, ma non rispetteremo questa ordinanza”.
ORE 12.30 Prende la parola il segretario generale dell’Orsa Mariano Massaro. “Non si tutelano i lavoratori abbassando la testa, non si può utilizzare il ricatto occupazionale dicendo prima che transitano solo 40 tir a corsa e poi dire che a rischio ci sono 150 lavoratori. Non è vero che il traffico dei tir che usano la Cartour è calato perché dai 68mila tir del 2006 siamo passati ai 90 mila in 11 mesi del 2013, il problema cresce nel tempo. L’ordinanza del Sindaco non risolve il problema ma in questo momento è il minore dei mali. Non è rispettoso nei confronti dell’amministrazione che l’Autorità portuale minacci un ricorso contro l’ordinanza. Tre anni e due mesi per avere un porto sono assurdi, questo ritardo non è indolore, l’Orsa chiede una commissione d’inchiesta. Nasce il sospetto che questo ritardo convenga agli armatori. L’ordinanza anti-tir è un’iniziativa senza precedenti, facciamo un plauso a questa amministrazione, ma è soltanto l’inizio”.
ORE 12.20 Sulla stessa scia di Samiani, anche il presidente dell’Autorità Portuale Antonio De Simone che ha preannunciato ricorso dell'Ente. “Le autostrade del mare sono un’opportunità, ormai era bastava attendere solo due mesi. In merito all’ordinanza emanata dal Sindaco, per sincera lealtà istituzionale corre obbligo far presente che il paventato provvedimento, pur rientrando nelle competenze comunali, potrebbe essere lesivo degli interessi pubblici e dei traffici marittimi. Nessuno discute sull’importanza di elementi come la salubrità dei luoghi o la pubblica e privata sicurezza, tutti elementi che permane condivisione. Questo Ente ha avuto modo di esaminare con cura i vari aspetti giungendo alla conclusione che potrebbe non sussistere la giusta ponderazione di tutti gli interessi in gioco. Si ritiene che questa ordinanza possa stimolare l’avvio di un processo di distrazione dei traffici commerciali dirottando verso soluzioni alternative, compresa la scelta di altri porti. Il bene pubblico potrebbe essere tutelate anche mediante più stringenti controlli che limitino le condotte pericolose. Chiediamo a questa amministrazione impegno al fine di cercare nuovi interventi infrastrutturali perché la soluzione definitiva solo nuovi interventi pubblici che integrino nuovi assetti infrastrutturali”.
ORE 12.10 Il Comandante della Capitaneria di Porto Antonio Samiani ha ripercorso le tappe cruciali di tutto l’iter che ha condotto all’ordinanza emessa dal Sindaco. “Abbiamo discusso a lungo, l’amministrazione chiedeva che di giorno non arrivassero tir, ma solo auto. A quel punto il tavolo si è rotto, abbiamo fatto presente al Sindaco che era possibile inserire a Tremestieri corse Bluferries e Caronte, ma non la Cartour. Il sindaco poteva dire non ci saranno tir in più e a settembre avrebbe potuto emettere un’ordinanza per garantire niente più tir”.
ORE 12.00 Ad aprire la discussione il consigliere di Forza Italia Giuseppe Trischitta con un intervento nostalgico che lo ha riportato indietro nel tempo, agli anni delle battaglie per il ponte. “Stiamo parlando di un argomento che poteva essere risolto con il Ponte sullo Stretto. Nessuno di noi è a favore del passaggio dei tir in centro città, nessuno ha paura di andare in questa direzione, la mia opinione è stata sempre lineare. A questo punto vogliamo solo chiarezza sui tempi di consegna del secondo approdo di Tremestieri perché ormai è quella la soluzione. E se è vero che nel giro di un mese, un mese e mezzo, sarà pronto io oggi non ci sto a danneggiare una compagnia e i suoi lavoratori per un tempo così breve, visto che questa ordinanza si limita al periodo estivo.
ORE 11.55 La seduta, fissata alle 10,30, è iniziata con l’ormai consueto ritardo tipico del Consiglio Comunale. Alle 11.45 la presidente Emilia Barrile ha dato il via al dibattito, in aula il Sindaco Renato Accorinti e l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola, il Presidente dell’Aias, associazione degli autotrasportatori, Richichi, il Presidente dell’Autorità portuale Antonio De Simone, il comandante della Capitaneria di Porto Antonino Samiani, assente la Prefettura.
Stornante- Brancato- La Torre