Lucy Fenech risponde alla Barrile: “Non ho firmato alcuna nota e la trovo errata”

Sedute del Consiglio comunale in streaming, secondo atto. Arrivano le prime reazioni alla nota che la presidente del civico consesso Emilia Barrile ha inviato all’Ufficio di gabinetto del Sindaco. Un documento con cui di fatto presidente e capigruppo hanno chiesto di valutare altre offerte rispetto all’ipotesi di attivare il servizio tramite Livestream e sfruttando le risorse interne del Ced. Sistema sperimentato qualche anno fa ma che non aveva funzionato in modo eccellente e che per questo era stato sospeso.

C’è però una voce fuori dal coro che ha deciso di dire la sua dopo settimane di lavoro su questa vicenda. Lucy Fenech, capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso, intanto chiarisce un passaggio: “In quanto Capo Gruppo del Gruppo Consiliare Cambiamo Messina dal Basso ho il dovere morale di dichiarare di non aver mai firmato la nota sullo streaming e di trovarla non corretta nei contenuti, nella forma e nella legittimità”. Ma c’è di più perché, spiega, esternando amarezza e stupore, che il Presidente del Consiglio ha affermato che la nota è stata firmata da tutti i Capi Gruppo e che per Cambiamo Messina dal Basso ha firmato come capo gruppo (senza alcuna legittima delega) la consigliera Nina Lo Presti. A quanto pare tenendola all’oscuro dell’iniziativa.

La Fenech chiarisce anche i motivi del dissenso. “Personalmente per circa un mese mi sono occupata, (tramite diversi incontri con il personale del CED, e costanti relazioni alla Presidenza del Consiglio) di verificare la fattibilità della diretta streaming con un servizio interno al Comune, al solo scopo di evitare l’esternalizzazione di un servizio che può essere svolto con mezzi e competenze interne. Il personale del Ced con estrema solerzia e disponibilità ha verificato che tecnicamente il servizio si poteva effettuare (la telecamera e il computer erano già stati usati nelle precedenti legislature ed è stato necessario solo fare un ceck tecnico), che il servizio streaming si può ottenere tramite Livestream a soli 49$ (circa 35 euro) al mese con caratteristiche eccellenti. Considerato che i due preventivi arrivati in Presidenza per servizi forniti da ditte esterne erano uno di 15.000 euro e l’altro di 28.000 euro all’anno, credo che oggi spenderne meno di 500, dando a chiunque lo desideri la possibilità di poter seguire da casa i lavori del Consiglio Comunale, sia un servizio minimo, ma altamente dignitoso da poter offrire”.

La consigliera spiega anche che il CED ad oggi non ha ancora avuto la possibilità di fare nemmeno una prova dopo il check tecnico perché aspetta l’approvazione della Presidenza del Consiglio. “Credo che la risvegliata partecipazione di tutta la città negli ultimi mesi, la grande attenzione che i cittadini stanno dando alla nuova amministrazione sia un segnale da non trascurare e mi auguro davvero che ciascun consigliere possa davvero attivarsi per rispondere a questo desiderio di trasparenza che la città ci chiede”.

F.St.