Tra tante incertezze sui numeri di Palazzo Zanca, emerge una certezza. I debiti censiti relativi al contenzioso ammontano complessivamente a 17 milioni di euro. Il dato è stato fornito dal dirigente all’Avvocatura, Carmelo Giardina, al commissario straordinario Luigi Croce, con nota datata 6 novembre: «attualmente – scrive testualmente il dirigente – risultano censiti debiti maturati a seguito di sentenze passate in giudicato per complessivi euro 17.082.898».
Fatta chiarezza su questo punto, il funzionario ed i suoi uffici non hanno invece potuto fornire all’ex procuratore capo riposte esaustive sull’intera mole del contenzioso. «Si fa presente – spiega Giardina – che presso l’Avvocatura vi è un archivio informatico nel quale vengono censite le sentenze ed i provvedimenti giudiziari a definizione delle controversie, da cui non è possibile in atto ricavare il numero di giudizio pendenti». Non un numero definitivo almeno, ma uno approssimativo ed indicativo sì, che viene fuori dalla «ricognizione effettuata dai funzionari addetti ai diversi servizi e dagli avvocati interni».
E allora eccoli questi dati segnalati dall’avvocatura al reggente di Palazzo Zanca. «Le pretese creditorie di terzi avanzate nei confronti dell’Ente – si legge nella nota – ammonterebbero ad un totale di circa euro 155.000.000 a fronte di giudizi attivi pendenti per un ammontare di circa 73.000.000». E’ quanto si ricava, specifica il dirigente, «dalla documentazione, da integrare con il perseguimento dell’attività di verifica, ma comunque indicativo dell’attuale situazione del contenzioso».
C’è poi un ultimo aspetto interessante nella nota di Giardina, probabilmente relativo alla richiesta di Croce di conoscere il numero esatto di transazioni già effettuate o in via di definizione. «Relativamente al punto – scrive Giardina – si riferisce che è stato stipulato un atto transattivo con la FRAIMM G.F. Building per una somma di euro 1,800.000, approvata e non finanziata, mentre altre transazioni di modico valore vengono stipulate dagli avvocati interni in corso di causa a definizione di giudizi di competenza del Giudice di pace». (Danila La Torre)