Il documento sottoscritto anche da Cisl, Cisal ed Orsa (che ha subordinato però la firma alle decisioni dell’assemblea di base lunedì), inizia con la premessa relativa alla questione di Casa Serena: “Su richiesta della CISAL e della CISL il Sindaco prorogherà il servizio di casa Serena fino al 31 dicembre 2018 nelle more della riorganizzazione delle modalità di erogazione del servizio che sarà gestito in house”.
IL SALVAMESSINA
Il presente documento rappresenta la sintesi dei principi generali delle azioni che dovranno essere immediatamente avviate e tradotte in provvedimenti amministrativi per ricondurre i bilanci del Comune di Messina e delle partecipate sui binari del rispetto delle norme contabili e della compatibilità economico finanziaria. Noi comunque abbiamo l'obbligo di procedere spediti perché il Consiglio Comunale dovrà immediatamente iniziare l'esame ed approvazione di circa 500 delibere ^^ propedeutiche all'approvazione definitiva della rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale o dichiarare il dissesto finanziario entro il 23 novembre 2018.
Una delle prime cose da fare è chiedere un confronto con la commissione ministeriale che esamina i piani di riequilibrio al fine di esporre informalmente il nostro progetto "Salva Messina" anche in relazione alla nuova situazione debitoria che è emersa dal 2014 in poi.
PRINCIPI GENERALI ED OBIETTIVI
Di seguito vengono descritti gli elementi propedeutici e necessari per iniziare il percorso di rimodulazione dell'attuale piano di riequilibrio finanziario pluriennale e per garantire una concreta prospettiva di rilancio della nostra comunità:
1-verificare le condizioni per rimodulare l'attuale piano di riequilibrio finanziario pluriennale in luogo della dichiarazione di dissesto ed acquisire la relativa asseverazione da parte del Collegio dei revisori dei conti, del ragioniere generale e del segretario generale;
2-avvalersi della facoltà prevista dall'art. 243 bis comma 5 TUEL procedendo alla rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale tenuto conto che il Consiglio Comunale deve procedere alla relativa approvazione entro e non oltre il 23 novembre 2018;
3-articolare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale in un arco temporale più ampio possibile fermo restando il rispetto delle previsioni ex art. 243 bis comma 5 bis;
4-inserire nelle misure e nelle azioni del piano di riequilibrio finanziario pluriennale esclusivamente previsioni che si basino su preventivi provvedimenti che ne garantiscano l'attuazione e la sostenibilità;
5-riaccertare la massa debitoria al 31 dicembre 2013 con gli elementi di conoscenza al 30 settembre 2018 per eventuali debiti non inseriti nel vigente piano d" riequilibrio;
6-accertare l'esistenza di eventuali nuovi debiti insorti da 2014 in poi con gli elementi di conoscenza al 30 settembre 2018 per procedere, previo riconoscimento, alla relativa copertura finanziaria nell'ambito del bilancio 2019 – 2021 ai fini del riconoscimento;
7-attuare ogni utile e preventiva azione per abbattere la massa passiva inserita nel piano di riequilibrio con particolare riguardo ai debiti certi;
8-riclassificare la massa passiva inserita nel piano di riequilibrio con particolare riferimento ai debiti per contenziosi al 30 settembre 2018;
9-istituire e/o ripristinare il fondo rischi e fondo crediti di dubbia esigibilità del sistema delle partecipate con modalità altamente prudenziali ed in base alle regole vigenti;
10-Ridurre i costi correnti di gestione del palazzo municipale e del sistema delle partecipate di almeno 10 milioni di euro l'anno per finanziare i circa 52 milioni di euro di somme non accantonate dal 2014 al 2017 dal precedente piano di riequilibrio finanziario e sostenerne l'attuazione fino al 2033;
11-Aumentare le entrate correnti di almeno 10 milioni di euro l'anno mediante una complessiva azione di contrasto ad ogni forma di elusione ed evasione dei tributi comunali per sostenere politiche di investimento per riqualificare il patrimonio immobiliare del comune di Messina;
Fermo restando il rispetto dei superiori principi in merito alla necessità di ridurre di 10 milioni di euro annui i costi correnti del comune e del sistema delle partecipate mediante le misure individuate nelle successive parti e l'aumento delle entrate correnti di almeno 10 milioni di euro annui derivanti dalla strategia di contrasto dell'evasione e dell'elusione fiscale, i processi di stabilizzazione ed aumento delle ore a full time fino al massimo consentito dai relativi CCNL saranno attivati per i dipendenti comunali e per i dipendenti delle partecipate compatibilmente con le modalità ed i tempi previste dalle normative di settore;
PROVVEDIMENTI CON EFFETTI DIRETTI SUL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE;
Di seguito si riportano gli ambiti interessati all'azione di riorganizzazione e razionalizzazione per garantire risorse certe per il finanziamento del piano di riequilibrio:
misura 1 – rideterminazione entrate tributarie- azione 4 (riforma del catasto L. 23/2014) entrata prevista € 30.160.000,00;
misura 6 – servizio idrico AMAM entrata prevista € 23.144.266,89; misura 10 – incremento tributi – azione (entrate servizio numerazione civica) entrata prevista € 800.000,00;
misura 10 – incremento tributi – azione 3 (concessione mercato domenicale) entrata prevista € 57.737,00;
misura 10 – incremento tributi – azione 4 (maggior entrate ampliamento mercato Aldisio) entrata prevista € 121.306,00;
misura 10 – incremento tributi – azione 5 (entrata per incremento luci votive) entrata prevista € 1.120.000,00;
misura 5 – minori trasferimenti ATM dal 2014 al 2023 € 31.496.700,00; trasformazione in società di capitale pubblico;
criteri:
mappatura degli effettivi bisogni della comunità; prioritaria erogazione dei servizi sociali obbligatori per legge; rideterminazione dei criteri di compartecipazione degli utenti ai costi dei servizi e verifica della possibilità economica dei soggetti obbligati a prestare assistenza per legge nell'ambito della famiglia e del grado di parentela;
utilizzo dei fondi extra bilancio comunale per sostenere i costi correnti dei servizi sociali non più coperti dal bilancio comunale;
gestione in house dei servizi sociali utilizzando prioritariamente anche il I \ personale comunale previa attività di riqualificazione e ricollocazione dello stesso;
utilizzo dei fondi extra bilancio comunale per dotare il nuovo ente municipale di gestione dei servizi sociali di adeguati beni strumentali;
internalizzazione dei servizi comunali e delle partecipate mantenendo affidati a terzi esclusivamente i servizi che non è economicamente conveniente internalizzare.
6- riorganizzazione dei servizi principali e delle partecipate, finalizzati ad eliminare i fitti passivi
8. riorganizzazione e razionalizzazione dell'apparato burocratico comunale e del sistema delle partecipate mediante la riqualificazione e ricollocazione del personale dipendente e conseguenziale rideterminazione delle dotazioni organiche anche al fine di dichiarare eventuali esuberi di personale che non più funzionale alle specifiche strategie di riqualificazione e ricollocazione;
Riorganizzazione degli orari di lavoro e di apertura degli uffici per migliorare i servizi agli utenti e per razionalizzare i buoni pasto per i dipendenti comunali e delle partecipate.
PARTE III
PROVVEDIMENTI DI SUPPORTO AL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE:
1. Verifica delle condizioni economico e finanziarie per evitare l'avvio delle procedure di gara per l'individuazione del soggetto privato per la gestione settennale del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
Istituzione di un ufficio comunale finalizzato alla programmazio reperimento fondi extra bilancio comunale, progettazione ed accelerazione dej spesa anche ai fini del conseguimento delle soglie premiali.
CONFRONTO TRA PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE E DICHIARAZIONE DI DISSESTO
L'articolo 242 del TUEL dispone che sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita tabella, da allegare al rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà (quindi 5 su 10) presentino valori deficitari.
/ parametri obiettivo sono i seguenti:
10.Ripiano squilibri in sede di salvaguardia con alienazione di beni e/o di avanzo di amministrazione superiori al 5% della spesa corrente
Leggi IN DOCUMENTO IN DOWNLOAD LE TABELLE SU DIFFERENZA TRA DISSESTO E RIEQUILIBRIO
EFFETTI ECONOMICO – FINANZIARI DELLA STRATEGIA DELLA
LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE;
Per evitare l'utilizzo di entrate di dubbia e difficile esazione, è obbligatorio istituire un fondo rischi chiamato "Fondo rischi di dubbia esigibilità (FCDE)". Per le entrate di dubbia e difficile esazione, di cui quindi non è certa la riscossione integrale, (ad es. le sanzioni amministrative al codice della strada, gli oneri di urbanizzazione, gli accertamenti effettuati per contrasto all'evasione, ecc.), è obbligatorio effettuare un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione e vincolare una quota del risultato di amministrazione. Risulta quindi evidente come i crediti non riscossi, € 115.638.875,00 per il periodo 2012 – 2017, costituiscono a mero titolo esemplificativo un "costo figurato" per l'ente poiché occorre accantonare una quota che viene calcolata sulla capacità di riscossione dimostrata nei 5 anni precedenti e dalla percentuale crescente stabilita dalla normativa vigente.
A titolo di esempio, consideriamo gli accertamenti da effettuare per le posizioni non presenti nella banca data tributaria (cosiddette posizioni fantasma) dal comune di Messina per gli anni non ancora prescritti ma a rischio prescrizione (quindi ad oggi gli anni imposta 2012 e 2013) per un importo di 23.127.775,00 €
Per stabilire la effettiva capacità di riscossione che si avrà nell'anno in corso è necessario tenere conto della quota degli importi non riscossi e della quota che occorre accantonare come rischio nel fondo crediti di dubbia esigibilità.
PREVISIONE ACCERTAMENTI TRIBUTARI UTILIZZO DEL FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITÀ' (VEDASI TABELLE IN DOWNLOAD)
IMPOSTE DA ACCERTARE ENTRO L'ANNO CAUSA RISCHIO PRESCRIZIONE(VEDASI TABELLE IN DOCUMENTO DOWNLOAD)
Risulta evidente come oggi, con l'avvento della nuova contabilità armonizzata regolata dal DL 118/2011, ogni accertamento non riscosso provoca un accantonamento di una parte di quest'ultimo nel fondo crediti di dubbia esigibilità (€3.395.008,82)
Per stabilire la effettiva capacità di riscossione che si avrà nell'anno in corso è necessario tenere conto della quota degli importi non riscossi e della quota che occorre accantonare come rischio nel fondo crediti di dubbia esigibilità.
PREVISIONE ACCERTAMENTI TRIBUTARI UTILIZZO DEL FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITÀ'(vedasi download)
IMPOSTE DA ACCERTARE ENTRO L'ANNO CAUSA RISCHIO PRESCRIZIONE(vedasi download)
Risulta evidente come oggi, con l'avvento della nuova contabilità armonizzata regolata dal DL 118/2011, ogni accertamento non riscosso provoca un accantonamento di una parte di quest'ultimo nel fondo crediti di dubbia esigibilità (€3.395.008,82)