Proprio ieri pubblicavamo (vedi correlato) la notizia relativa alla votazione dello schema di bilancio da parte della I circoscrizione: il presidente del consiglio Culici, sentito telefonicamente, ci riferiva con sicurezza: «Il documento è stato approvato con 7 voti favorevoli, 5 astenuti e 4 contrari». Il documento economico finanziario approvato dalla giunta “incassa” dunque quattro no (III, IV, V, VI) un sì di fiducia dal II e un sì certo dal I. A quest’ultima affermazione è però necessario apportare una precisazione: non incassa, bensì incassava. A gettare un’ombra sulla votazione, supportato da quanto previsto dalla normativa (art.33 Regolamento del Consiglio Comunale), è il consigliere del IV quartiere, nonché responsabile decentramento del Pd, Armando Hyerace: «C’è un grosso errore: per la votazione è richiesta la maggioranza assoluta dei presenti e per legge coloro che non hanno espresso voto (astenuti) sono di fatto equiparati a coloro che hanno espresso voto contrario». Dunque, aggiungiamo, se la matematica non è un’opnione e le leggi hanno un valore, i voti negativi sono 9, 5 astenuti più 4 contrari, contro 7 favorevoli». Della questione è stato già interessato il presidente del I quartiere Culici, che dopo qualche “resistenza” ha riconosciuto l’errore. «Giovedì – spiega Hyrace – i consiglieri del Pd della I circoscrizione chiederanno una rettifica ufficiale sull’accaduto, ma ribadiamo che stando ai fatti il parere è negativo». Alla luce delle novità, dunque, il bilancio ottiene dai quartieri 5 pareri negativi e 1 favorevole. Un episodio decisamente sui generis che al di là del sorriso, non può che mettere in luce anche un altro: la scarsa conoscenza delle normative in vigore da parte degli addetti ai lavori. Bocciato, insomma, non solo il bilancio… (ELENA DE PASQUALE)