Comune senza bilanci: rischia di saltare il banco. Sul consuntivo 2015 Eller vago e intanto vigili a piedi

Il consuntivo 2015 ha ufficialmente fatto il suo ingresso in commissione, ma chi si aspettava di entrare nel merito del documento contabile vista anche la presenza dell’assessore Luca Eller è rimasto deluso. Da qualche tempo a questa parte , l’esponente della giunta Accorinti si mostra particolarmente cauto, pesa ogni parola e schiva tanto le interviste dei giornalisti quanto le domande dei consiglieri comunali, quasi avesse paura di dire verità scomode che potrebbero creargli problemi all’interno dell’esecutivo. Non a caso, chi oggi gli ha chiesto di illustrare il risultato del rendiconto 2015, anche alla luce della pesante relazioni del Collegio dei revisori dei conti (vedi qui) è stato invitato a rivolgersi direttamente al sindaco e al vice sindaco o in alternativa gli assessori competenti per ogni capitolo di spesa.

Di fronte ad un’aula “affamata “ di risposte , l’intervento di Eller è stato oltremodo generico e non ha certamente aiutato i consiglieri comunali a capire qual è la reale condizione di Palazzo Zanca ,soprattutto dopo le sue allarmanti dichiarazioni rese ad agosto a proposito del rischio concreto di dover dichiarare dissesto . Dall’assessore toscano sono arrivate soltanto affermazioni vaghe, «di progressi ce ne sono stati in questi mesi»; e le solite metafore, stavolta di natura calcistica: «il campionato è ancora lungo, Messina può farcela».

Intanto, mentre il Comune lotta per non retrocedere, dall’Assessorato regionale agli Enti Locali è arrivata una circolare che rischia di far saltare il banco proprio per colpa delle inadempienze sui bilanci, dove il Comune di Messina è un vero specialista.

In pratica, in virtù della legge regionale 11 agosto 2016, n. 17 recante “Disposizioni in materia di elezione del Sindaco e del Consiglio comunale e di cessazione degli organi comunali , pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 38 del 2 settembre 2016, viene stabilito che in caso di mancata approvazione del rendiconto e del bilancio di previsione, è prevista- fermo restando le modalità indicate dall’art 109 bis dell’ Ordinamento Regionale Enti Locali relativamente alla nomina del commissario acta – la cessazione di sindaco e Consiglio comunale , l’arrivo di un commissario straordinario e l’avvio delle procedure per nuove elezioni.

La circolare è stata inviata ai Sindaci e ai Commissari Straordinari dei Comuni, ai Presidenti dei Consigli Comunali ed ai Consiglieri comunali Siciliani , ai Segretari dei Comuni siciliani per chiarire che tale disposizione normativa è « immediatamente applicabile». Il Comune di Messina, che oggi è senza bilanci ed è già sorvegliato speciale da parte del commissario ad acta Antonio Garofalo, sia per il consuntivo 2015 che per il previsionale 2016, rischia moltissimo. Sindaco, assessori e consiglieri comunali rischiano di dover dire addio alle loro poltrone.

La notizia delle possibile cessazione viene addirittura accolta con giubilo dall’associazione politica Capitale Messina: «per quanto ci riguarda tale ipotesi non solo non ci spaventa, ma la vediamo con favore. Una amministrazione inadeguata, che non è riuscita a realizzare in maniera compiuta nessuno dei punti programmatici proposti in campagna elettorale, che ha fallito su tutti i fronti: Dall'altro lato un consiglio comunale largamente screditato, privo, salvo poche eccezioni di autorevolezza e di capacità di proposta politica. Quindi da oggi noi faremo il conto alla rovescia, sperando che si arrivi finalmente al commissariamento ed a nuove elezioni».

Tornando alla commissione di stamattina , registriamo le parole dalla capogruppo Ncd Daniela Faranda: «Le vostre giustificazioni sui ritardi nella presentazione dei bilanci non bastano più. Da quando c’è questa giunta il Comune va incontro a continui commissariamenti ed è costretto ad operare in gestione provvisoria, con conseguenze negative sui servizi».

Il consuntivo 2015 ha ufficialmente fatto il suo ingresso in commissione, ma chi si aspettava di entrare nel merito del documento contabile vista anche la presenza dell’assessore Luca Eller è rimasto deluso. Da qualche tempo a questa parte , l’esponente della giunta Accorinti si mostra particolarmente cauto, pesa ogni parola e schiva tanto le interviste dei giornalisti quanto le domande dei consiglieri comunali, quasi avesse paura di dire verità scomode che potrebbero creargli problemi all’interno dell’esecutivo. Non a caso, chi oggi gli ha chiesto di illustrare il risultato del rendiconto 2015, anche alla luce della pesante relazioni del collegio dei revisori dei conti è stato invitato a rivolgersi direttamente al sindaco e al vice sindaco o in alternativa gli assessori competenti per ogni capitolo di spesa.

Di fronte ad un’aula “affamata “ di risposte , l’intervento di Eller è stato oltremodo generico e non ha certamente aiutato i consiglieri comunali a capire qual è la reale condizione di Palazzo Zanca ,soprattutto dopo le sue allarmanti dichiarazioni rese ad agosto a proposito del rischio concreto di dover dichiarare dissesto . Dall’assessore toscano sono arrivate soltanto affermazioni vaghe, «di progressi ce ne sono stati in questi mesi» ha detto ad esempio , e le solite metafore, stavolta di natura calcistica: «il campionato è ancora lungo, Messina può farcela».

Intanto, mentre il Comune lotta per non retrocedere, dall’Assessorato regionale agli Enti Locali è arrivata una circolare che rischia di far saltare il banco proprio per colpa delle inadempienze sui bilanci, dove il Comune di Messina è un vero specialista.

In pratica, in virtù della legge regionale 11 agosto 2016, n. 17 recante “Disposizioni in materia di elezione del Sindaco e del Consiglio comunale e di cessazione degli organi comunali , pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 38 del 2 settembre 2016, viene stabilito che in caso di mancata approvazione del rendiconto e del bilancio di previsione, è prevista- fermo restando le modalità indicate dall’art 109 bis dell’ Ordinamento Regionale Enti Locali relativamente alla nomina del commissario acta – la cessazione di sindaco e Consiglio comunale , l’arrivo di un commissario straordinario e l’avvio delle procedure per nuove elezioni.

La circolare è stata inviata ai Sindaci e ai Commissari Straordinari dei Comuni, ai Presidenti dei Consigli Comunali ed ai Consiglieri comunali Siciliani , ai Segretari dei Comuni siciliani per chiarire che tale disposizione normativa è «immediatamente applicabile». Il Comune di Messina, che oggi è senza bilanci ed è già sorvegliato speciale da parte del commissario ad acta Antonio Garofalo, sia per il consuntivo 2015 che per il previsionale 2016, rischia moltissimo. Sindaco, assessori e consiglieri comunali rischiano di dover dire addio alle loro poltrone.

La notizia delle possibile cessazione viene addirittura accolta con giubilo dall’associazione politica Capitale Messina: «per quanto ci riguarda tale ipotesi non solo non ci spaventa, ma la vediamo con favore. Una amministrazione inadeguata, che non è riuscita a realizzare in maniera compiuta nessuno dei punti programmatici proposti in campagna elettorale, che ha fallito su tutti i fronti: Dall'altro lato un consiglio comunale largamente screditato, privo, salvo poche eccezioni di autorevolezza e di capacità di proposta politica. Quindi da oggi noi faremo il conto alla rovescia, sperando che si arrivi finalmente al commissariamento ed a nuove elezioni».

Tornando alla commissione di stamattina , registriamo le parole dalla capogruppo Ncd Daniela Faranda: «Le vostre giustificazioni sui ritardi nella presentazione dei bilanci non bastano più. Da quando c’è questa giunta il Comune va incontro a continui commissariamenti ed è costretto ad operare in gestione provvisoria, con conseguenze negative sui servizi».

E a proposito di conseguenze derivanti dall’assenza di bilanci , ce n’è una pronta a ripercuotersi sul Corpo di Polizia Municipale. Il Comune deve restituire le 24 auto in leasing utilizzate dai vigili, perché in assenza del documento di programmazione non può impegnare le somme, che pure in cassa ci sono, per rinnovare il contratto.

La commissione presieduta da Cardile si è conclusa com’ era iniziata: e cioè senza alcun approfondimento sul consuntivo 2015. Per provare a fare chiarezza , è stata quindi convocata per domani mattina una straordinaria alla presenza dei revisori dei conti.

Intanto, continua a non esserci traccia della rimodulazione del piano di riequilibrio, che il Consiglio comunale dovrà approvare obbligatoriamente entro il 30 settembre e non è ancora stata approvata neanche dalla giunta.

DLT

La commissione presieduta da Cardile si è quindi conclusa com’ era iniziata: e cioè senza alcun approfondimento sul consuntivo 2015. Per provare a fare chiarezza , è stata quindi convocata per domani mattina una straordinaria alla presenza dei revisori dei conti.

Intanto, continua a non esserci traccia della rimodulazione del piano di riequilibrio, che il Consiglio comunale dovrà approvare obbligatoriamente entro il 30 settembre e non è ancora stata approvata neanche dalla giunta.

DLT