Il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, ha annunciato il dissesto finanziario del Comune. Una decisione emersa al termine della verifica dei bilanci e dei debiti fuori bilancio che gravano sull’Ente. Il primo cittadino ha spiegato che a pesare sono soprattutto i contenziosi: emblematico il caso degli espropri per la realizzazione dell’asse viario, per i quali il Comune dovrà risarcire decine di cittadini.
Altra tematica emersa è quella relativa alla disorganizzazione dell’Ente. Secondo Formica, le passate amministrazioni avrebbero speso pur in assenza di entrate adeguate, previste ma mai riscosse. Ma il sindaco ha sottolineato come anche per le spese correnti vi siano state in passato delle anomalie, visto che risulterebbero non pagate persino diverse bollette Enel.
Insomma, il dissesto è l’unico iter percorribile. Per i milazzesi, un ritorno al passato, visto che la stessa strada era stata percorsa dall’ex sindaco Carmelo Pino. Cinque anni per sanare una passività di 60 milioni, dopo uno scontro frontale con il Consiglio Comunale, che fu sciolto per non aver approvato la procedura. Allora, a guidare gli oppositori del dissesto era proprio Giovanni Formica. Che, vinte le ultime elezioni, ha avuto l’opportunità di ripartire da zero, dopo l’annullamento del dissesto da parte del TAR di Catania.
Oltre un anno dopo, la speranza di un piano di riequilibrio per le casse dell’Ente è tramontata; il dissesto è ormai una formalità. Sempre che la maggioranza consiliare decida stavolta di seguire il primo cittadino.