#ilferribottenonsitocca. La cronaca del corteo. LE FOTO

L’appuntamento era alle 9.30, in piazza Unione Europea. Presenti tutti coloro che avevano preannunciato la propria adesione ma ci si aspettava una maggiore partecipazione dei cittadini. Tante bandiere e tanti gonfaloni dei Comuni, tutti dietro un grande striscione che recita #ilferribottenonsitocca, l’hashtag scelto per la mobilitazione a difesa dei trasporti sullo Stretto e della continuità territoriale. Sotto l'hashtag, la scritta "Sicilia e Calabria unite nella lotta".

ORE 10.15: Il corteo è in partenza. In testa, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, con accanto i sindaci di Barcellona, Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Villafranca Tirrena, Santa Marina Salina ed altri sindaci dei Comuni della provincia e della vicina Calabria. E’ presente anche la vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello.

ORE 10.45: I partecipanti sfilano sul corso Cavour. La partecipazione si è notevolmente ampliata, anche con la presenza di semplici cittadini. Poco più di un migliaio i presenti, comprese tante associazioni e una nutrita rappresentanza di sindacati locali e regionali, oltre ai lavoratori del settore trasporti che vivono momenti di difficoltà, come gli ex Ferrotel e i Terminal Tremestieri. Ci sono anche i rappresentanti in prima linea nelle battaglie ambientaliste: il no Muos a Niscemi e il no Css, l'inceneritore della Valle del Mela.

ORE 11.45: Il corteo è giunto alla Stazione Marittima e qui stanno parlando i vari rappresentanti. "Alla politica chiedo di non andare via – ha 'gridato' il segretario regionale dell'Orsa, Mariano Massaro -. Dovete andare nelle sedi opportune a portare la voce della piazza. Non tornate con il contentino, devono garantirci la continuità territoriale con i treni e con le navi. La Sicilia non accetterà compromessi e oggi le istituzioni, partendo da qui, devono rivendicare a Roma i nostri diritti". Massaro ha chiesto al sindaco Accorinti di rigettare ufficialmente il piano proposto da Fs. Ed al sindaco si sono rivolti anche alcuni lavoratori: "Strappi l'impegno che quello che c'è resta. E' poco ma almeno è qualcosa. Subito dopo pensiamo all'ammodernamento. Se a giugno saranno soppressi i treni non saremo più neanche precari, come lo siamo da vent'anni. Dobbiamo alzare la testa e la politica deve portare avanti la battaglia che oggi si è intestata. E' stato puntato un missile sulle nostre navi e sui nostri treni, ora gli enti locali avranno un ruolo fondamentale".

Noi abbiamo raccolto anche le dichiarazioni dei sindaci in prima linea all’evento, in testa proprio Accorinti. “Siamo tutti in prima fila – ha affermato – ed è questa la bellezza di questa manifestazione, piena di proposte. Per la prima volta c’è una grandissima compattezza tra sindaci, Regione, l’Anci, tutti i sindacati, tante associazioni. Vuol dire che le richieste sono unitarie sotto ogni punto di vista e rappresentano il primo passo per lo sviluppo del Sud Italia, che parte dallo Stretto. Ora vogliamo l’impegno del Governo. Dopo che è stato messo da parte il Ponte, servono infrastrutture adeguate che possano cambiare la mobilità nello Stretto e nel meridione. Si dice da sempre ma non è mai stato fatto. Chiederemo un incontro al governo Renzi, per pretendere che questo pacchetto venga messo in atto pezzo per pezzo: le ferrovie, il pendolarismo, il gommato leggero e pesante, i porti e gli interporti. Un pacchetto completo per lo sviluppo della nostra terra”.

Sulla stessa linea il sindaco di Barcellona, Maria Teresa Collica: “Protestiamo per ottenere un diritto che è di tutti gli italiani e deve essere garantito anche ai siciliani. Essere in queste condziioni è una vergogna per l’intero Paese, ecco perché è importante essere uniti e gridarlo ad alta voce”.

Richieste che arrivano anche da Matteo De Marco, sindaco di Villafranca: “Servono infrastrutture adeguate, soprattutto linee ferroviarie per non essere tagliati fuori da tutti i collegamenti con il resto d’Italia. Deve essere una lotta di tutti i siciliani che quotidianamente subiscono un sistema che non funziona. Spero che il Governo capisca che questa problematica è troppo importante”.

Voce grossa anche dalle isole, rappresentate dal sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo: “Oggi in piazza non c’è solo Messina ma tutto l’orgoglio siciliano e dell’area dello Stretto. Quello che è un motto nato dalle difficoltà delle Eolie oggi diventa il motto di tutti i siciliani: isolani sì ma isolati no”.

Ed infine Alessandro Russo, ex presidente della V circoscrizione e tra i principali promotori della manifestazione: “Oggi abbiamo visto la reazione più bella della città, quella che non vuole farsi scippare i diritti. Stiamo registrando la presenza di tantissimi amici della provincia, che stanno difendendo i diritti costituzionali di questa terra, che rischiamo di vederci scippati. Speriamo sia il primo passo di una mobilitazione che veda tutti dalla stessa parte".

(Marco Ipsale – Francesca Stornante)