Il sindaco ha accolto l’invito del movimento popolare, che adesso chiede in primis alla Regione di schierarsi ufficialmente dalla stessa parte. Se ne parlerà ancora sabato mattina nel corso di una conferenza stampa a palazzo Zanca
“Il ministro Lupi adesso non può che prenderne atto, il Comune di Messina ha preso posizione ufficiale contro il progetto delle Ferrovie dello Stato”. Il movimento “Ilferribottenonsitocca” esprime la propria soddisfazione perché “la nota sottoscritta dal sindaco Accorinti non lascia spazio ad interpretazioni e, in linea con le nostre rivendicazioni, sostiene anche la necessità di urgenti interventi di potenziamento ed ammodernamento del traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina”.
“Noi vogliamo tutto” è lo slogan utilizzato, in controtendenza rispetto alle dichiarazioni dell’assessore regionale Giovanni Pizzo, che aveva “giustificato” il piano delle Ferrovie. “Riconosciamo al sindaco Accorinti e all’assessorato comunale competente – scrive il movimento – il merito di aver posto Messina come primo fra gli Enti Locali siciliani che hanno il dovere di tutelare il territorio, manifestando ufficialmente la propria opposizione al progetto di Ferrovie dello Stato volto allo smantellamento del servizio essenziale. Messina ha detto no a Fs con la condivisione del consiglio regionale dell'Anci che il 25 febbraio ne ha appoggiato le rivendicazioni; adesso tocca agli altri, il presidente della Regione e l’assessorato regionale ai trasporti abbandonino gli inconsistenti comunicati stampa, le concertazioni a perdere con Ferrovie, le ‘meline’ tattiche… e diano forza alla chiara posizione della città dello Stretto”.
Il Movimento Popolare “#ilferribottenonsitocca” ricorda che le “dichiarazioni del ministro Lupi, ribadite dal sottosegretario De Caro, chiariscono ampiamente che il piano di Fs potrebbe trovare applicazione solo con il consenso unanime degli Enti Locali; tenuto conto che, come chiarisce Accorinti nella sua lettera, l’Anci sostiene la posizione del Comune di Messina, adesso manca solo il diniego del presidente Crocetta per abrogare il piano di disfacimento e presentare al Governo nazionale una Sicilia compatta a tutela di un diritto fondamentale non trattabile. Invitiamo la popolazione a restare mobilitata e tenere alta l’attenzione fin quando atti ufficiali del Governo non archivieranno definitivamente l’atto di discriminazione presentato da Fs il 2 febbraio e non saranno quantificati gli investimenti per il potenziamento e l’ammodernamento del servizio”.
Di tutto questo si discuterà nel corso di una conferenza stampa che si terrà sabato 7 marzo alle ore 10:30 presso la Sala Ovale di Palazzo Zanca, per lanciare un programma di iniziative condivise, finalizzate al massimo coinvolgimento della cittadinanza sul tema dei trasporti e della mobilità nello Stretto in vista del prossimo evento programmato per il 25 marzo in concomitanza con lo sciopero dei ferrovieri siciliani.