Piemonte: -27 alla chiusura. L’assessore regionale Gucciardi lunedì 7 sarà a Messina

Lunedì 7 settembre l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi sarà a Messina, in Prefettura, per affrontare insieme alla deputazione il caso Piemonte.

Il conto alla rovescia è a -27 giorni al 30 settembre (vediarticolo allegato), data ultima fissata dall’assessore per trovare la soluzione che scongiuri la chiusura del Pronto soccorso annunciata dal direttore generale dell’azienda Michele Vullo ad agosto. L’Ars ha ripreso le attività dopo la pausa estiva ma al momento non c’è all’ordine del giorno dei lavori il ddl sul Piemonte-Neurolesi, esitato a luglio dalla commissione per l’esame dell’Assemblea ma congelato da Gucciardi che ha chiesto tempo per valutare i fatti. Due mesi di tempo sono abbastanza per farsi un’idea chiara di una situazione che si trascina da un anno.

La politica deve assumersi la responsabilità delle scelte superando, se necessario, le barricate tra partiti, i livori, le antipatie personali e le personali ambizioni ed arrivando ad una decisione condivisa il più possibile.

Conosciamo già ampiamente le posizioni dei due fronti politici: da un lato Picciolo-Formica-Germanà-Greco-Rinaldi che da dicembre scorso lavorano, tra Palermo e Roma, alla fusione Piemonte-Neurolesi che comporterebbe la nascita del Polo di riabilitazione del Meridione, tesi sostenuta anche dal sindaco Accorinti, dall’altro Ardizzone che propone l’accorpamento del Piemonte all’Asp (i centristi puntano ad inserire nel dibattito anche il Margherita) e la Zafarana che si è detta contraria al matrimonio con l’Irccs. Non sappiamo quale sia la posizione ufficiale di Pippo Laccoto, nonostante sia componente della Commissione sanità. Se non si trova una soluzione il destino del Piemonte è segnato, perché il dg Vullo intende portare avanti i dettami del Balduzzi che vieta i doppioni all’interno della stessa azienda e quelli del piano di riordino della rete ospedaliera. Nel mezzo c’è anche un’inchiesta della Procura sulle condizioni di sicurezza attuali del Pronto soccorso e dell’emergenza-urgenza.

Insomma l’assessore camminerà su un campo minato e pronto ad esplodere, ma non si può più ancora tergiversare né pensare che rinviando al 31 dicembre 2016 ogni decisione le cose si risolvano per magia. Le risorse ci sono, tra l’altro a Messina c’è persino un Asp che è riuscita a risparmiare, quindi la sanità messinese dovrebbe essere premiata non umiliata dalle scelte regionali. Adesso è il momento delle scelte. Gucciardi potrà decidere se continuare nel percorso individuato dalla Borsellino con l’intesa Piemonte-Neurolesi, se stoppare l’iter e optare per l’accorpamento con l’Asp (inserendo il Piemonte tra i 7 presidi ospedalieri che attualmente l’azienda ha in competenza), se integrare in qualche modo le due proposte o infine se staccare la spina.

La credibilità della nostra classe politica ed il suo peso a livello regionale si gioca tutta in questa partita, che è vitale per Messina.

“Noi la nostra vittoria l’abbiamo già ottenuta, ci abbiamo provato e ci proveremo fino alla fine- commenta Picciolo a nome dei colleghi che hanno condiviso il ddl- L’unica soluzione che consentirà il mantenimento del Pronto soccorso è la fusione con i Neurolesi. Unire il Piemonte all’Asp comporterà che,non potendo esserci doppioni, il Piemonte avrà un Pta, una guardia medica, una qualsiasi cosa che non è però il Pronto soccorso. Adesso ognuno si assuma le sue responsabilità, siamo pronti al dialogo e a soluzioni condivise, ci auguriamo che anche chi finora non ha proferito verbo inizi a farlo”.

Il rischio è che se la deputazione non sbroglia il bandolo della matassa il disegno di legge venga impallinato in Assemblea vanificando qualsiasi sforzo che finora tutti i deputati, al di là delle singole posizioni, hanno comunque fatto. E dal 30 settembre o ad ottobre, assisteremo allo smantellamento definitivo del nosocomio.

Se il Piemonte muore per inedia o perché vittima dei fuochi incrociati nessuno potrà tirarsi fuori dalle responsabilità. Ci sono 27 giorni per approfondire il ddl, modificarlo, integrarlo, ribaltarlo, ma l’unica cosa che Messina non può permettersi è che si giochi sulla pelle della città.

L’assessore Gucciardi ha una grande responsabilità, mettere intorno ad un tavolo tutti e dare risposte reali. E’ apprezzabile che abbia deciso di venire a Messina e di farlo subito, perché le decisioni che riguardano le sorti della città non devono essere prese a Palermo nel segreto di poche stanze ed è altrettanto apprezzabile che abbia scelto la Prefettura come sede del dibattito.

Sulla vicenda il Consiglio della III circoscrizione ha convocato per martedì 8 settembre alle 11 una seduta aperta alle associazioni,alle istituzioni ed ai cittadini. Il destino di un presidio storico nel cuore della città non può passare sulla testa dei messinesi.

Il conto alla rovescia iniziato da Tempostretto il 31 agosto segna oggi -27.

Vedremo se 27 giorni basteranno per uscire dalle secche.

Rosaria Brancato