L’ex ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ebbe modo di ribadire che i progetti di dismissione del servizio ferroviario a lunga percorrenza erano legati all’assenso degli enti Locali.
Per questo, il movimento popolare #ilferribottenonsitocca aveva spinto le istituzioni ad esporre il proprio deciso no al piano. Ottenuto il benestare da parte del sindaco Accorinti, che in tal senso aveva scritto a Lupi, lo stesso risultato non è stato raggiunto nei confronti del Governo regionale, visto che il presidente Crocetta e l’assessore Pizzo non si sono pronunciati in via ufficiale ed anzi quest’ultimo ha avuto modo di appoggiare le scelte di Fs.
La risposta positiva, invece, arriva dall’Assemblea Regionale Siciliana, che ha votato all’unanimità dei membri della IV commissione la risoluzione proposta dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Valentina Zafarana.
La risoluzione impegna il Governo della Regione “…ad attivare ogni utile iniziativa allo scopo di garantire che il diritto alla mobilità dei siciliani non venga ridimensionato attraverso la soppressione del traghettamento dei treni a lunga percorrenza…”
“Alla luce dei fatti – commenta il Movimento Popolare – il nuovo ministro Delrio non può che prendere atto della volontà del territorio e invitare Fs ad archiviare definitivamente l’idea di soppressione del Servizio ferroviario universale da e per la Sicilia”.
Il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca accoglie con soddisfazione il risultato ottenuto alla Regione ma resta mobilitato in attesa delle prossime iniziative del Governo “che non possono limitarsi a mantenere lo status quo. Il servizio essenziale dovuto ai cittadini versa in condizioni da terzo mondo dei trasporti, scientemente abbandonato a se stesso per disincentivarne l’utilizzo da parte di un’utenza valutata di serie B; la lotta di questo movimento andrà avanti fin quando non sarà colmato il gap di qualità del trasporto ferroviario fra la Sicilia e le Regioni destinatarie di ingenti investimenti per la realizzazione dell’alta velocità. Rivendichiamo pari dignità e servizi essenziali efficienti, treni veloci su navi moderne per la garanzia della continuità territoriale e servizio di traghettamento con i mezzi veloci per il diritto alla mobilità nell’area integrata dello Stretto. Noi vogliamo tutto”.