I mali della città, oltre che alla classe politica, sono stati spesso additati ad una “macchina” comunale lenta e svogliata, a dipendenti di palazzo Zanca che possono contare su uno stipendio sicuro a fine mese, fondi di produttività ed emolumenti accessori vari indipendentemente dai servizi resi ai cittadini.
Va controcorrente il candidato sindaco di Nuova Alleanza, Gianfranco Scoglio, che elogia invece il lavoro di quei dipendenti grazie ai quali – scrive – “la città ha raggiunto importanti risultati e che, può piacere o meno, essa è totalmente diversa da quella che tutte le classi politiche hanno ricevuto nel 1994”.
“Pochi sanno – prosegue Scoglio – che da 20 anni in Italia non si celebrano concorsi pubblici nelle pubbliche amministrazioni, che da 30 anni lavorano presso il Comune persone che, seppur essenziali al funzionamento delle macchina amministrativa, non potranno mai farne parte e che vengono definiti “precari” come se non fossero lavoratori o non avessero una dignità umana”.
“Pochi sanno – incalza ancora Scoglio – che il tempo trascorre inesorabile anche per i dipendenti comunali e che l’età media degli impiegati è di 50 anni e che essi sono chiamati ad applicare leggi farraginose e troppo spesso contrarie ai principi fondamentali europei di libertà economica e di autonomia privata frettolosamente importati in un Paese in cui non è radicata tale cultura”.
Secondo il candidato di Nuova Alleanza, dunque, ai dipendenti comunali vanno riconosciute meritocrazia e premialità reali in base ai risultati raggiunti: “Rendiamoli consapevoli – conclude – di essere parte essenziale della città e di avere insieme alla politica la responsabilità di realizzare progetti di cambiamento attraverso l’efficienza delle loro azioni senza la quale si continuerà a dimenticare che è il Comune al servizio del cittadino e non il contrario”.