Una serie di interrogazioni ed un progetto di riuso della scuola Foscolo per l’insegnamento di arti da tramutare in mestieri. Da parte dell’amministrazione comunale nessuna risposta e, per quasi due anni, tutto lasciato all’abbandono, comprese alcune parti agibili con all’interno arredi scolastici, strumenti musicali e attrezzature informatiche. Il 2 gennaio, poi, la scuola venne occupata dagli attivisti del “Pinelli”, azione non stigmatizzata dal presidente della V circoscrizione, Santino Morabito.
Di parere opposto i consiglieri della stessa circoscrizione, Fama, Tavilla, D’Alì, Laimo, Cannistraci, Barbera, Capillo, Bucalo, Cutè, Alessi, Anastasi, Giubrone e Scognamiglio che adesso hanno anche firmato una delibera di indirizzo, votata e approvata in aula di Consiglio, rivolta al prefetto, al sindaco e al comandante della Polizia Municipale, con la quale chiedono lo sgombero dei locali.
“Pur ritenendo valido e condivisibile il fine degli occupanti di restituire alla cittadinanza gli immobili pubblici dismessi che possono essere riacquisiti alla pubblica fruizione e destinati ad una nuova funzione sociale, culturale e artistica con l’utilizzo di percorsi innovativi e sperimentali – scrivono – non si può non tener conto che l’occupazione abusiva di stabili comunali è un atto illegale, in quanto viola norme del codice penale, oltre allo spreco di risorse economiche pubbliche in quanto risultano ancora attive le utenze elettriche, idriche e telefoniche. Ad oggi, l’Amministrazione Comunale, nonostante sollecitata da più parti, non ha preso posizione alcuna in merito alla problematica”.
Sono i motivi che hanno condotto il Consiglio della V circoscrizione, oltre a chiedere lo sgombero immediato, anche a sollecitare la pubblicazione di un bando per l’assegnazione dei locali scolastici, “al fine di operare nella massima trasparenza, destinato alle associazioni che sono intenzionate a portare avanti progetti concreti sul territorio relativi alla cultura, all’arte, all’istruzione e alla formazione, in sinergia con il Consiglio circoscrizionale”.
Ed il discorso non riguarda solo la Foscolo, tanto che i consiglieri suggeriscono “la predisposizione con deliberazione, da parte della Giunta Comunale, di un regolamento che disciplini i beni pubblici comunali in dismissione o non utilizzati, al fine di restituirli, nei dovuti modi, alla collettività cittadina”.