I mezzi pesanti hanno l’obbligo di sbarcare esclusivamente a Tremestieri. E le società di traghettamento devono organizzarsi in tal senso fatte salve le rare eccezioni, che necessariamente dovranno seguire in modo scrupoloso la procedura in deroga prevista dall’ordinanza numero 279 del 29 dicembre 2010 emanata dall’ex sindaco Buzzanca.
Domani, a palazzo Zanca, il sindaco Accorinti ha convocato un tavolo tecnico con tutte le parti istituzionali per affrontare le problematiche relative allo sbarco dei mezzi pesanti in città.
Oggi, però, il dirigente del dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità, Mario Pizzino, ha voluto anticipare i tempi e chiarire definitivamente gli aspetti legati al porto di Tremestieri, in virtù delle normative vigenti. E nei prossimi giorni, aumenteranno i controlli da parte della Polizia Municipale e della Polizia Stradale, per sanzionare chi non rispetterà l’ordinanza.
La nota è inviata alle compagnie di navigazione operanti nello Stretto ed alle associazioni di autotrasportatori, che dovranno comunicare ai propri rappresentanti le procedure da seguire.
Pizzino ricorda quanto stabilito nell’ordinanza sindacale 279/2010. L’iter in deroga può partire solo in caso di dichiarazione della Capitaneria di Porto, per la temporanea inagibilità degli approdi, o della Polizia Stradale, se si creano problemi connessi alla viabilità.
E in seguito a queste dichiarazioni, il procedimento è riassunto in quattro punti:
a) l’emergenza viene autorizzata dal Comando di Polizia Municipale dietro richiesta, dettagliatamente motivata, della società di gestione degli approdi di Tremestieri, e previo invio da parte della stessa dell’elenco delle corse di navi-traghetto effettuate nelle ultime 24 ore, al Comando di Polizia Municipale e di Polizia Stradale di Messina, e della sala operativa della Capitaneria di Porto da effettuarsi a mezzo fax;
b) la società di gestione degli approdi di Tremestieri consegnerà il <pass> che consente di impegnare gli svincoli autostradali in deroga alle ordinanze numero 132 e 459 del 2006 solo dopo aver trascritto in un apposito <registro di carico>, le cui pagine siano state numerate e vidimate dal Corpo di Polizia Municipale e dalla Capitaneria di Porto di Messina prima di essere posto in uso, la data, l’ora, il numero di <pass>, la targa del veicolo e l’approdo di imbarco (Rada San Francesco e/o Porto Storico);
c) il <pass> avrà validità 120 minuti decorrenti dall’orario indicato nel <registro di carico> e tale termine di validità dovrà essere espressamente indicato nello stesso. Qualora il medesimo non verrà consegnato entro tale arco di tempo, al conducente verrà inflitta la sanzione amministrativa determinata in 150 euro. Il conducente dovrà esporre in modo ben visibile il <pass>sul parabrezza anteriore del veicolo autorizzato;
d) al momento dell’imbarco il <pass> sarà ritirato dal personale delle società di traghettamento e sarà trascritto in un apposito <registro di scarico>, le cui pagine siano state numerate e vidimate dal Corpo di Polizia Municipale e dalla Capitaneria di Porto prima di essere posto in uso, la data, l’ora, il numero di <pass> e la targa del veicolo.
Il Comune, dunque, fa chiarezza prima ancora dell’incontro di domani. L’ordinanza c’è e si tratta di farla rispettare. Sarà più semplice quando, a dicembre, saranno terminati i lavori per riaprire la seconda invasatura dell’approdo di Tremestieri. L’utilizzo integrale del porto a sud consentirà di smaltire quasi interamente il traffico pesante. Ma palazzo Zanca non vuole più aspettare. Per troppo tempo, anche l’unica invasatura funzionante è stata sottoutilizzata. Ed è necessario un cambio di rotta per porre un freno all’invasione dei tir in città.
(Marco Ipsale)